L’Amministrazione Comunale informa in merito ai risultati ottenuti ed ai progetti di prossima realizzazione nel settore dei servizi per l’infanzia. Per il corrente anno educativo 2007/2008, grazie ad accorti interventi di riorganizzazione dei servizi è stato possibile accogliere nella Sezione “Piccoli” del nido “La gabbianella”, 15 bambini anziché i consueti 12, arrivando così ad una percentuale di accoglienza delle domande pari al 49% in luogo del 38% dello scorso anno. Per la Sezione “Grandi” (bambini oltre i diciotto mesi d’età) la percentuale di accoglienza delle domande arriva al 75%, a fronte di una media regionale del 71%. Se si considera che a livello regionale i servizi rivolti alla prima infanzia assicurano sostegno al 25% della popolazione 0-3 anni, e che l’obiettivo europeo previsto per il 2010 è raggiungere il 33% della popolazione in quella fascia d’età, si può ben essere orgogliosi dei risultati raggiunti e guardare con serenità al futuro. Già adesso, infatti, i servizi per l’infanzia di Portoferraio accolgono il 24% dei bambini in età da nido, ed è di prossima realizzazione una rimodulazione degli spazi del nido della Sghinghetta che consentirà di accogliere, dal settembre 2008, addirittura 18 bambini nella Sezione “Piccoli” e 24 nella Sezione “Grandi”. “La Regione Toscana – afferma il sindaco Roberto Peria - ha già assegnato al Comune di Portoferraio un cospicuo finanziamento per sostenere l’impegno dell’Amministrazione in questa direzione. Senza disagi per l’utenza sarà così possibile estendere i servizi educativi, anche nella loro dimensione di sostegno all’occupazione femminile e quindi di conciliazione tra lavoro e vita privata”. “Il nido di infanzia – aggiunge l’assessore Cosetta Pellegrini - concorrendo con le famiglie alla crescita, cura, formazione e socializzazione dei bambini, è uno strumento fondamentale nel quadro di una politica per la prima infanzia basata sul diritto di ogni soggetto all’educazione, nel rispetto della propria identità individuale, culturale e religiosa. Le risorse ad esso destinate sono uno degli investimenti migliori che il Comune possa fare, perché sono un investimento sullo sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive e sociali dei cittadini di domani”.
bambina due anni