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La vela di Portoferraio Domani resta in alto mare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 11 settembre 2007

Un pomeriggio di serrate trattative non è stato sufficiente le posizioni di Rifondazione e della componente centrista (il futuro PD)della coalizione di Portoferraio Domani restano distanti. Il disaccordo non verte tanto sui temi amministrativi da affrontare, sugli obiettivi di governo nell'ultimo scorcio di legislatura, quelli che erano oggetto dell'ultimo documento-proposta del PRC, quanto sugli strumenti di controllo della loro attuazione. Ma verte anche e soprattutto sulla questione dell'azzeramento delle deleghe e degli incarichi di giunta interpretata difformemente dalle due parti. Lo sbocco della crisi si deciderà quindi in Consiglio Comunale ma la nostra impressione è che la ricomposizione di un quadro unitario sià più prossima all'impossibile che all'improbabile. Ci sarà un passaggio politico intermedio la riunione di tutte le componenti esclusa Rifondazione programmata per martedì 11 settembre ma non crediamo che servirà ad altro se non ad un tentativo di armonizzare quel che resta di Portoferraio Domani come maggioranza, lavoro non proprio agevolissimo vista la distanza politica che dovrebbe esserci tra i consiglieri Alessi (SD) e Gragnoli (L'Isola e la Città) e il PD. Ma crediamo che il peggio (dal punto di vista dei sostenitori del centrosinistra) lo si debba ancora vedere. Non crediamo infatti che con questi presupposti possano trovare riscontro i buoni propositi dichiarati da Peria di non pregiudicare una ricomposizione futura, questo perché la voglia di rompere non ci pare minore nell'area del PD che in Rifondazione. Il quadro più credibile che si delinea è quello di una maggioranza azzoppata che tirerà avanti (un po' per senso di responsabilità, "un po' per non morire") ma assai difficilmente introdurrà nel 2009 il rinnovo del patto tra sinistra radicale e centro che è a nostro parere l'unica strada percorribile per evitare a Portoferraio di essere governata dalla destra. Il teorico "taglio delle ali estreme" evidentemente perseguito dagli estremisti di centro dei DS, ci pare una strategia fallimentare, sia perché quelle che si considerano "ali estreme" non lo sono poi così tanto (a destra come a sinistra) sia perchè sono numericamente assai più consistenti delle alucce del pollo. Certo è che la "rottura ovattata" di oggi, indipendentemente da chi ne porta e/o in che misura la responsabilità, rappresenta la globale sconfitta dei propositi e delle aspettative dei 4.300 elettori che votarono nel 2004 per Portoferraio Domani.


portoferraio domani bandiera pace

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