Rispondo volentieri a quanto scritto da Yuri Liberto. Lo ho già fatto direttamente a lui, data la reciproca stima e conoscenza che ci lega; credo opportuno però, anche vi sia anche una risposta pubblica.. Innanzi tutto ringrazio per il giudizio dato al intervento, definito “ammirevole”. Non chiedo di avere fiducia nel Parco in quanto tale. Chiedo di più. Chiedo fiducia nelle istituzioni e negli uomini che queste sono chiamati a governare. E’ facile muovere critiche al nostro Parco ed ho anche cercato di spiegare perché esso oggi si trova in queste condizioni. Vogliamo che l’Ente funzioni a pieno regime e fino in fondo svolga il ruolo che la normativa gli assegna. Se questo non riesce è una sconfitta per tutti ed ogni soggetto che è chiamato a concretizzare l’opera dell’area protetta dovrà prendersi le proprie responsabilità. Guardiamo al futuro: oggi abbiamo un consiglio direttivo legittimamente insediato, un presidente regolarmente nominato e finalmente anche un direttore capace e con tanta voglia di fare. E’ giusto che si sia aperto un confronto pubblico sulla regolamentazione della parte a mare. Questo lo prevede la legge e lo vogliono fortemente gli enti locali. Consultiamo la cittadinanza e accettiamo le critiche motivate e costruttive che da questo processo scaturiscono. Il parco in 10 anni ha svolto il suo ruolo, realizzando progetti: certo che si poteva fare di più e meglio; e il tracollo, a livello di progettazione e realizzazione, si è avuto, giocoforza, durante i 5 anni di commissariamento. Ma cosa si è fatto? Tutte queste cose sono pubbliche e regolarmente documentate dalle delibere e dalle relazioni di bilancio. Me ne chiedi almeno due. Per quanto di propria competenza, ad esempio, l’Ente, ha realizzato un grande progetto di manutenzione della rete sentieristica, senza il quale, la situazione sarebbe sicuramente peggiore; ha realizzato diversi interventi di risanamento ambientale, tra cui il più rilevante è il recupero delle aree percorse dal fuoco nella penisola del Calamita. E poi che cosa c’azzecca il parco con la pulizia e il decoro urbano; sono questioni, soprattutto nelle aree escluse dal perimetro, fuori della sua giurisdizione e dalla sua competenza. Per la didattica ambientale e naturalistica, sono d’accordo, chiediamo tutti insieme che sia una delle azioni più energiche e impegnative per il breve periodo. Si afferma che il parco è dannoso e sugli esempi che vengono citati, credetemi, il Parco c’entra poco. Le poltrone poi sono un argomento veramente poco consistente. I consiglieri hanno un semplice gettone mensile di presenza, che, ai miei tempi ammontava a circa 80.000 lire; le uniche vere indennità sono quelle riconosciute al presidente e al vice, ma, anche queste, credo, siano cifre contenute. Il problema dei maiali selvatici, introdotti per fini venatori, ha bisogno di risposte tempestive ed urgenti; chiediamo al Presidente, al Consiglio, ed alla direzione l’adozione di provvedimenti urgenti e concreti. Sul resto, sulle tue proposte, quasi tutte sono contenute negli strumenti di pianificazione che attendono, da almeno 5 di essere approvati; chiediamo una rapida approvazione e subito la realizzazione di quanto previsto. Ma tutto questo, se non si lavora in un clima di fiducia tra le istituzioni e le comunità locali, difficilmente si realizza. Sulle AMP le norme sono quelle che i comuni propongono, chiare e trasparenti; se si deve trattare di altro sarà sicuramente opportuno approfondire il confronto e avanzare nuove ipotesi di regole. Le amministrazioni locali hanno il compito di governare e scegliere per i cittadini che rappresentano e per il territorio di competenza; e le scelte a volte possono essere, nel breve termine, poco popolari; quelle premianti non guardano all’immediato ma sicuramente mostreranno i propri benefici.
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