Il pugilato non è sicuramente lo sport che più amiamo, ma ammettiamo che il suo talvolta brutale spettacolo ha fatto fabbricare a chi lo segue espressioni e similitudini che colpiscono molto l'immaginario collettivo. Una di queste è quella del pugile "suonato" con le gambe molli, che un po' tiene in piedi con l'espediente di attaccarsi alle corde, un po' viene tenuto in piedi dagli stessi colpi che riceve dall'avversario. Avevamo scritto un lungo commento su quanto pubblicato in apertura di giornale: in estrema sintesi ragionando sul perché non si poteva dire che Elbareport non aveva fatto maldicenza (né prima, né dopo), sulla opportunità di misurare le parole pesanti come "calunnia", sul come ci pareva giusto che un amministratore difendesse sé stesso e la sua dignità senza apportare danni alla sua parte politica, su pregresse vicende come la partita della Vicepresidenza del Parco e la gestione delle "reazioni" del Comune di Capoliveri, e della conferenza dei Sindaci, alle notizie scaturite dal lavoro di Goletta Verde. Al momento di impaginare però abbiamo cancellato tutto. C'eravamo accorti che indipendentemente dalla puntualità delle contestazioni avevamo fabbricato un lungo pippettone che infliggere ai lettori sarebbe stato pura cattiveria. E poi se si smette di pestarlo un pugile suonato o rimane attaccato inoffensivamente alle corde, o cade giù come una pera, da solo.
pugile suonato tognazzi