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Il Comitato "non toccate Ercole" chiede l'interramento dei cavi eletterici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 18 agosto 2007

Il comitato” Non toccate Ercole” si è formato per esprimere la volontà dei cittadini che in n° 2005 ad oggi aderiscono con la propria firma alla seguente richiesta: “Isola d’Elba NO ai Tralicci dell’elettrodotto, SI all’interramento delle linee”. Come promotore del comitato rivolgo ai rappresentanti degli enti che hanno il compito di proteggere ed amministrare il territorio e i suoi cittadini le seguenti richieste: A tutti i Sindaci dell’Elba chiedo di dimenticare la propria appartenenza politica, unirsi al Sindaco di Portoferraio Dott. Peria e al Presidente della C.M. Dott Alessi e con determinazione fermare la realizzazione dell’elettrodotto come da progetto Enel/Terna Al Presidente del Parco Prof. Tozzi chiedo di dichiarare la propria posizione in merito alla realizzazione dell’elettrodotto come da progetto Enel/Terna che prevede l’installazione dei tralicci e il percorso dei cavi aerei anche nel Parco con le seguenti opere che richiedono l’impiego di macchine movimento terra cingolate distruggendo oliveti, boschi cedui e macchia mediterranea compromettendo l’immagine dei luoghi: Scavi di sbancamento - Scavi di Fondazione - Fondazioni di C.A. - Perforazioni - Montaggio traliccio Alla società Enel S.p.A. chiedo di osservare all’Elba i principi dichiarati nel proprio profilo societario che recita: grazie al codice etico, al bilancio di sostenibilità, alla politica di rispetto dell’ambiente e di adozione delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governence, Enel è stata ammessa ai più selettivi indici etici mondiali come il FT4Good e il Dow Jones Sustainability Index Ricordo inoltre che: l'Organizzazione Mondiale della Sanità e lo Statuto della Comunità Europea invitano ad applicare il principio di precauzione, che afferma: "Occorre usare con prudenza e cautela tutte quelle tecnologie che non risultano essere sicuramente innocue, superando il criterio corrente per il quale va ammesso l'utilizzo di processi e prodotti finché non sia dimostrata la loro nocività." Chiedo inoltre un atto di coraggio: -la restituzione delle aree espropriate ai cittadini dalla Terna S.p.A. -la dichiarazione scritta di sospensione delle espropriazioni previste da Enel S.p.A. in attesa di un progetto di produzione e trasporto di energia dimensionato al reale fabbisogno che sarà meno devastante e penalizzante per l’intero territorio dell’Elba


ercole olivo

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