Al Sindaco del Comune di Capoliveri era arrivata venti giorni fa (20 Aprile 2007) una secca nota a firma di Luciano Geri (presidente del Consiglio Comunale capoliverese e Consigliere Delegato alle politiche sociali): "Ti comunico - scriveva Geri a Ballerini - che a partire dalla data odierna mi autosospendo da tutti gli incarichi conferitimi fino a quando non riceverò garanzie scritte sul definitivo iter che l'Amministrazione intende percorrere per l'attuazione della scuola materna statale. L'immobilismo e l'inconcludenza fino ad oggi manifestate lasciano chiaramente intendere che si sta facendo di tutto affinchè non ci siano i tempi per iniziare il primo settembre il nuovo servizio. Gli impegni assunti verso i genitori degli alunni mi obbligheranno a breve a prendere le distanze dall'Amministrazione della quale faccio parte" E, come annunciato, in assenza di un riscontro, Geri dopo tre settimane rende pubblica la crisi con delle dichiarazioni al Tirreno e ad Elbareport: "La risposta la pretendo per due motivi: primo perchè rispondere è per tutti segno di buona educazione, per un sindaco diventa un dovere istituzionale; sotto questo aspetto mi faccio portatore di critiche espresse da diversi cittadini che lamentano mancate risposte. Quindi il sindaco accetti di buon grado i suggerimenti e modifichi il suo atteggiamento, perche questa vuol essere una critica costruttiva" La seconda motivazione ha per Geri un carattere assai meno formale ma di contenuto "e che contenuto!", sottolinea, affermando di dover precisare alcuni aspetti della vicenda anche se il testo della lettera nella sua sintesi dice già molto: "Anche se non più consigliere delegato alla Pubblica Istruzione ho avuto mandato "a voce" dal sindaco di istituire a Capoliveri una scuola dell'infanzia statale. Nonostante la campagna denigratoria e falsa fatta da religiosi e religiose con veglie di preghiera, processioni, raccolte di firme e propaganda fatta casa-casa, strumentalizzata poi da politici miopi ed antiliberali, che preferiscono il monopolio di una sola scuola, per giunta confessionale, ad una laica, a totale carico dello Stato, ho raccolto le esigenze di 16 famiglie che hanno iscritto i loro figli nei tempi e modalità prescritte dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ho avuto incontri in Provincia in Regione ed insieme al Sindaco anche con il Provveditore. Finalmente è stata concessa a Capoliveri una sezione di scuola dell'infanzia, però in forma ridotta, con solo un docente e quindi con orario ridotto ad 8 - 13, una carenza a cui lo stesso Ministero avrebbe potuto supplire utilizzando personale in organico di fatto ma che è comunque stata risolta superata con la predisposizione di un bando comunale per integrare l'orario con un docente, garantendo così l'orario completo. Credo di aver fatto quello che dovevo". Ma a questo punto Geri dice di aver subito un perentorio "stop" su un fronte delicato come la collocazione della nuova scuola, c'è da decidere se "scalfire gli intoccabili" dice significando la realizzazione dei locali nell'edificio comunale che ospita la materna gestita dalle religiose, oppure farla presso le scuole medie? Geri dice di aver insistito a partire dall'8 di Gennaio perchè si giunga ad una scelta, si predispongano i lavori. Ritardare ulteriormente significherebbe non essere pronti per il 1° Settembre giorno di apertura dell'anno scolastico."Ma ad oggi solo chiacchiere, niente di scritto - dice, e continua: "Con un po' di sforzo si potrebbero trovare aspetti positivi nell'utilizzare la sede della scuola media, ma mi indispone una scelta oreientata dalla opportunità di non scalfire gli interessi degli "intoccabili". Il comune è (si fa per dire) proprietario dell'immobiole che attualmente ospita tre sezioni di scuola dell'infanzia paritaria, gestita da un'associazione di genitori. Nello stesso immobile abitano anche altre suore, che agli atti non hanno niente a che vedere con la scuola. E' del tutto evidente che l'appartamento da loro occupato toglie la possibilità ad altri alunni di poterne godere, per esempio quelli della istituenda scuola statale. Credo che cercare di far capire alle sorelle che la situazione andrebbe affrontata con discrezione sia dura, ma bisognerà farlo perché le religiose posseggono tre o quattro appartamenti che vengono regolarmente affittati nel periodo estivo". E il Presidente del Consiglio Comunale articola le ipotesi: mantenere in Via Giotto la scuola paritaria e chiedere alle religiose la permuta destinando alla scuola statale gli appartamenti di loro proprietà previo un (costoso) adeguamento di quei locali, oppure "ciascuno a casa propria": "Chiedo ai lettori una definizione per chi affitta gli edifici che possiede e contemporaneamente abita nei locali del Comune spesato pure dei costi di acqua, luce, riscaldamento, telefono, esente da ICI, TARSU e da qualsiasi forma di manutenzione! E come definire chi, pur a conoscenza di tutto questo, continua a far finta di nulla? A Capoliveri molte famiglie sono in difficoltà economiche, aggravate da affitti non adeguati alle loro possibilità, dovrebbero pretendere dal Comune lo stesso trattamento: un alloggio, si intende in forma gratuita, senza nessuna spesa per i consumi di acqua, luce, gas, riscaldamento, telefono etc. Sarebbe bello, sarebbe stare in paradiso e a quanto pare qualcuno ci sta!" In chiusura Geri si rivolge direttamente al primo cittadino capoliverese: "Caro Sindaco attendo una tua risposta insieme a a 16 famiglie che hanno riposto in noi fiducia, ti consiglio di convocarci al più presto". Ma termina anche adombrando un dubbio non proprio leggero: "Nonostante l'amministrazione contribuisca con centodiecimila euro annui al funzionamento della scuola paritaria, ha chiesto e richiesto invano all'associazione genitori, così come previsto dalla convenzione, informazioni selle iscrizioni degli alunni per l'hanno scolastico 2007/2008; le mancate risposte lasciano dei dubbi sul mantenimento delle attuali tre sezioni, perché se scendessero a due si libererebbero altri locali che potrebbero essere utilizzati".
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