Torna indietro

Isola del Giglio, entro breve la piena autonomia idrica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 11 giugno 2003

Regione Toscana, amministrazione comunale dell’Isola del Giglio e Acquedotto del Fiora spa, gestore dell’Ato6 Ombrone, hanno firmato stamattina un accordo di programma per la realizzazione del raddoppio del dissalatore Giglio-Bonsere per la fornitura di acqua potabile all’Isola del Giglio. Fino ad ora l’approvvigionamento idrico è avvenuto grazie al dissalatore esistente (che ha una capacità di circa 10 litri al secondo) e alla fornitura con navi cisterna, effettuata dall’Ato6. Grazie alle minori forniture effettuate negli anni 2000-2002, rispetto a quelle previste nel contratto, sono state realizzate economie e resi disponibili ulteriori 650 mila euro. In virtù dell’accordo di programma sottoscritto stamattina questi fondi (insieme ad altri 700 mila euro messi a disposizione dal gestore dell’Ato6) verranno utilizzati per il potenziamento del dissalatore già esistente Giglio-Bonsere. Inoltre sono stati attivati altri fondi (che erano già stati stanziati a fine 2002) per la realizzazione di un secondo dissalatore da realizzare a Giglio-Campese e che permetterà la completa autonomia idrica dell’isola. I lavori da parte del gestore dell’Ato6 inizieranno entro l’inizio di luglio. “L’accordo di stamattina – ha dichiarato soddisfatto l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci – rappresenta un passo decisivo per liberare l’isola dalla dipendenza idrica. Entro breve al Giglio non saranno più necessarie navi cisterna. In questo modo portiamo avanti il programma strategico regionale per la realizzazione dell’autosufficienza idrica delle isole dell’Arcipelago Toscano”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco del Comune dell’Isola del Giglio, Giacomo Landini. “Finalmente siamo molto vicini a realizzare la completa autosufficienza idrica dell’isola. Un grosso ringraziamento va alla Regione che ha permesso la realizzazione di queste opere che consentiranno al Giglio di avere acqua propria senza dover ricorrere a forniture esterne”.