Quella fronteggiata a Fetovaia era solo una avvisaglia, la minima frazione di una grande macchia di idrocarburi lunga diverse miglia (in pratica si estende dal traverso di Fetovaia fino ad oltre Punta Nera) che è pericolosamente spinta dalla corrente meridionale verso la costa sud-occidentale. Per arginare la massa di materiale addensato in grossi grumi, quindi presumibilmente in mare da diversi giorni, la Capitaneria ha dispiegato diversi mezzi antinquinamento. Una parte della chiazza però è sfuggita al controllo ed all'attacco dei battelli andando a spiaggiare purtroppo su una delle più bei litorali del versante, quello pietroso dell'Ogliera in comune di Campo Elba ma ai confini con la frazione marcianese di Pomonte. "E' un danno ambientale rilevante - commentano da Legambiente - che rischia di avere anche pesante ricadute economiche sul versante. Occorre trovare immediatamente le risorse per effettuare una bonifica ed un ripristino dell'equilibrio ambientale, chiederemo al Ministero di attivarsi in tal senso" E negli ultimi minuti un'allarmante segnalazione ci arriva da un canoista che incrocia in zona e ci riferisce che la massa oleosa è arrivata, spinta dal libeccio a non più di 50 metri di distanza da Punta dell'Argentera e dal "Giardino", vicinissima quindi ad un'altro sito di interesse assoluto la Spiaggia delle Tombe, che, non inganni il sinistro nome, è stata considerata nella classifica di Legambiente una delle 12 spiagge più belle d'Italia.
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