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Un brutto dilemma

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 giugno 2003

Sì, quel Regolamento Urbanistico è ormai, come si direbbe per altra merce “passato in giudicato”, ed è anche possibile che Giuliano Fuochi (oltre che dalla storica inimicizia con un Sindaco che ha mal sopportato) sia stato determinato al suo passo dalla necessità di rifarsi un’immagine rispetto ad una compagine impresentabile e soprattutto non ripresentabile elettoralmente. Nonostante ciò le sue dichiarazioni vanno opportunamente vagliate, perché ci forniscono un quadro più esatto e completo delle ultime vicende amministrative. Se Fuochi afferma il vero (ed in questo caso non abbiamo ragioni di dubitarle) Ageno, nonostante la burrascosa riunione di qualche ora prima, nella quale i vertici del suo partito lo avevano invitato a moderarsi e a prendere tempo sull’adozione di un provvedimento fortemente impopolare, ha imposto il suo aut-aut rifiutandosi di discutere perfino all’interno della sua maggioranza i singoli aspetti dello strumento di programmazione. Al Tribunale Amministrativo Regionale spetterà di decidere, una volta presentati i ricorsi,la validità legale di questo atto. Ai cittadini resta però il compito di giudicare sulla validità politica di uno strumento urbanistico che dovrebbe indirizzare la gestione del territorio per i prossimi 10/15 anni e che vede la luce tra bizze e ricattini morali. Tra l’incudine ed il martello restano i Consiglieri della Maggioranza che debbono decidere se dichiararsi o convinti assertori di un piano giudicato come discutibile dalla dirigenza del maggior partito di governo, o vittime delle caudillistische imposizioni di un Sindaco giunto agli sgoccioli della sua avventura, che ha deciso di tirare dritto verso la catastrofe politica. Brutto dilemma, non ci faranno bella figura in entrambi i casi.


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