Non ha puntato, come ci si poteva aspettare, immediatamente a largo appena liberata, ma ha sfilato lungo tutta la spiaggia nuotando a pochi metri da riva e prendendosi gli applausi delle centinaia di persone che gremivano l'arenile di Seccheto tutti coinvolti in una gigantesca inusuale standing ovation da spiaggia per una tartaruga marina e ovviamente per chi l'aveva aiutata a ritornare nel suo ambiente naturale. A liberare la Caretta Caretta alle 15 di martedì sono stati gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato a cui era stata affidata la parte più piacevole (pure se faticosa vista la notevole mole dell'esemplare) di un'operazione di soccorso iniziata in acque non molto distanti presso Fonza, dove il maestoso rettile era stato individuato da alcuni bagnanti tra cui il bambino Pietro (presente al rilascio) e preso in consegna dalla Guardia Costiera quando era piuttosto male in arnese per aver ingerito un grosso amo che si era piantato nello stomaco. La tartaruga ha ripagato il disturbo delle cure prestategli a Piombino presso la "clinica" piombinese del Prof. Bedini (presente pure lui alla cerimonia) con la sua inusuale passarella acquatica isolana, forse definitivamente convinta che anche tra quei buffi bipedi terrestri che stavano c'erano persone per bene.
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