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Controcopertina: Dopo la tassa sui fossi si ripristinerà quella sul Macinato?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 luglio 2007

Gent.le Sig Alessi Ricevo vs informativa circa l’applicazione di una tassa patrimoniale a favore della “sistemazione del territorio” dell’Arcipelago. Mi permetta al riguardo alcune considerazioni. Fra le varie priorita’ o emergenze di cui e’ afflitta l’Isola (e da elbano mi sento di entrare nel merito) non mi sembrava vi rientrassero i “fossi” o urgenti opere di “funzionalita’ idraulica”. Atri temi ci sembrano purtroppo piu’ impellenti: 1) Mancanza inceneritore per smaltire la spazzatura degli 8 comuni elbani. Cio’ e’ tanto piu’ grave se si considera che se ne parla invano da decenni. Conseguenza: smaltimento in continente ed elevati costi di gestione ESA 2) Stato di abbandono della conduttura idrica sottomarina proveniente dal continente e delle cattive condizioni della rete terrestre, gravata da dispersioni e materiale obsoleto. Conseguenza: razionamento dell’acqua nel periodo estivo, residui terrosi nelle condutture, bollette salate da parte di ASA 3) Stato di trascuratezza della conduttura sottomarina delle fognature di alcuni comuni, in primis quella di Portoferraio Centro storico le cui falle sono state recentemente documentate da un servizio fotografico. Conseguenza: inquinamento del mare in zone vicine alla costa 4) Crescente speculazione edilizia che vede ogni anno ettari ed ettari di macchia o terreno agricolo cementificato per far posto ad abitazioni occupate sì e no per un paio di mesi Conseguenza: progressivo deterioramento dell’ambiente e dell’immagine dell’isola 5) Cattiva manutenzione dei boschi. Citiamo ad esempio: proliferare di alberi di alianto, flora non autoctona assolutamente invasiva; morte del sottobosco nei rimboschimenti incoscienti fatti dal Corpo Forestale negli anni 60/70 con pini piantati uno a ridosso dell’altro (vedi monte Perone); gravi danni da parte dei cinghiali importati dai cacciatori decenni fa e difesi con successo dalla loro potente lobby. Non so sinceramente quanto possa essere il vs coinvolgimento diretto, in quanto Comunita’ Montana, sui punti suesposti: le sovrapposizioni di competenza sono di norma nel ns Paese con la conseguenza che poi nessuno e’ responsabile e nessuno interviene… Riterrei comunque che in tema di acqua,boschi ed ambiente in generale abbiate le vs responsabilita’. Ci auguriamo, sig Alessi, che la nuova tassa che avreste intenzione di introdurre non sia la premessa per consentire la cementificazione degli argini e vdei letti dei corsi d’acqua: tali delitti ambientali sono stati ampiamente condannati da chi di ambiente se ne occupa a tempo pieno e le sue disastrose conseguenze sull’ecosistema e sulla portata delle acque sono ormai nozioni acquisite. Sarebbe piuttosto auspicabile mandare qualcuno per fossi ed argini a raccogliere le migliaia di bottiglie/sacchetti di plastica e lattine di alluminio, gettate da villeggianti e residenti. Quanto all “evento ambientale disastroso” del 2002 , citato a giustificazione delle vs premure, sarebbe opportuno ricordare che l’esondazione dei torrenti avvenne anche perche’ esercizi commerciali (leggasi ristoranti) avevano costruito strutture fisse sul letto dei torrenti stessi, ostruendone/alterandone il corso. Basta ricordare i casi di Scaglieri e Calanova. Per finire un’ultima considerazione: a cosa serve pagare le tasse a Stato, Regione, Provincia e Comune se poi il cittadino e’ chiamato in modo sempre piu’ crescente a pagare i singoli servizi pubblici?


la foce alluvione settembre 2002

la foce alluvione settembre 2002