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Le convergenze parallele di Mazzantini e Forza Italia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 luglio 2004

Nell’ultimo comunicato di Forza Italia dove si fa un’analisi del voto recente all’Elba, leggo questi due giudizi che rimandano ad analoghi conclusioni comparse in dichiarazioni di sponenti di Legambiente e di alcune delle formazioni della sinistra radicale (compreso il correntone) : …….” Il Coordinamento Elbano di Forza Italia, riunitosi per una valutazione complessiva del voto del 12 e 13 giugno scorsi……… evidenzia come guardando ai risultati delle elezioni europee, che rappresentano il dato con la connotazione politica più forte di questa tornata elettorale, e di quelle provinciali, il Partito si confermi la prima forza politica nell’isola……… (nota dello scrivente: non è così, alle europee la lista uniti per l’ulivo supera forza italia) ……prosegue il comunicato di FI…..”Quanto alle elezioni comunali, che hanno visto al voto ben cinque amministrazioni isolane, esse rappresentano il dato di più complessa lettura per la presenza delle liste civiche. ……….Ma la sinistra non può certo dire che ha vinto in tutti e cinque i comuni perché se è vero che a Portoferraio ha approfittato di una situazione determinata da vicende che ben poco hanno a che fare con la politica vera e propria, a Marciana è stato riconfermato il sindaco uscente a capo di una lista civica contrapposta ad altre due liste di cui una dichiaratamente di sinistra, ed a Capoliveri ha vinto una lista civica con all’interno esponenti di Forza Italia, alcuni dei quali sono anche presenti in giunta, come il riconfermato vicesindaco Cardelli.”(comunicato di Forza Italia) Se mettiamo a confronto questo giudizio con quelli di recente letti: ………” La verità, brutale e semplice, è questa: quelle non sono liste di centro-sinistra, e lo dico come dato di fatto, senza scandalo alcuno, perché sò che il centro-sinistra vero (ma anche LEGAMBIENTE per un altro verso) con quelle Amministrazioni dovrà farci i conti, e non torneranno sempre”….(U.Mazzantini ), ed in altre dichiarazioni e articoli di analisi elettorale, ci accorgiamo che c’è una singolare convergenza, che definisco parallela poiché proveniente dall’interno di schieramenti contrapposti, da forze o associazioni della sinistra ambientale e radicale di centrosinistra e di FI (ma anche di AN). La constatazione più semplice è che c’è una comune ed interessata analisi dei risultati politici da parte di un arco di forze politiche diverse per collocazione, tendente a voler ostinatamente dimostrare e accreditare l’idea che il centrosinistra non ha vinto in tutti e 5 i comuni dove si è votato all’Elba e che quindi l’elettorato elbano non abbia dato un forte segnale di fiducia nel cambiamento dopo anni di paralisi, immobilismo e cialtronerie varie, aprendo così come tutti si sperava, una fase politica nuova all’Elba. Una fase che dovrà vedere un forte ed unitario impegno mobilitante di tutte queste forze del centrosinistra elbane per corrispondere al meglio alle attese suscitate dalla vittoria. In questi giudizi, queste forze , a destra e a sinistra, pur collocate su fronti opposti, usano lo stesso argomento per quanto riguarda le amministrazioni di Capoliveri, Campo e Marciana, che non si debba parlare di liste di centrosinistra, perché appunto troppo aperte a forze di “centro” (è stato usato il termine espanso), cioè aperte a quella parte moderata di elettorato che in un sistema bipolare deve essere conquistato per vincere (non si dica che a Portoferraio ed a Rio nell’Elba, con i consensi elevati conseguiti, non si sia, anche con inserimenti moderati nelle liste, captato elettorato moderato) . Un elettorato posizionatosi localmente contro le liste del centrodestra: lista Della Lucia(AN/UDC/FI) a Capoliveri, liste Baldacci (AN) e Landi(UDC) a Campo, Lista Vagaggini (UDC/FI/AN) a Marciana;e dove la sinistra, anche se tradizionalmente non forte, ha saputo aprirsi all’apporto di forze di centro e offrire la proposta di un’alleanza per un’alternativa di governo. Non dimentichiamo che storicamente la competizione elettorale amministrativa locale, ha sempre avuto un andamento “autonomo” rispetto al voto più prettamente “politico” provinciale, regionale e nazionale. La novità che non si vuol riconoscere è che all’Elba, terra tradizionalmente ed elettoralmente non a maggioranza di sinistra, come avviene diversamente e storicamente nel resto della Toscana, ha vinto il centrosinistra, politicamente ed amministrativamente. Vince un centro sinistra “espanso”, proprio perché raccoglie, sia forze del centro moderato, deluse dal centrodestra e strappate allo schieramento avversario, sia della sinistra, anche quella radicale ed antagonista dei movimenti e delle associazioni. Questa unità tra forze che culturalmente, socialmente ed economicamente possono apparire distanti, si basa sulla volontà di cambiare pagina nel governo locale e liberarsi dell’arroganza e della “softdittatura” del centrodestra all’Elba. Sono forze che anche se diverse ed eterogenee, hanno convenuto su programmi di governo e speranze comuni. Le accomuna la speranza di vedersi governati con metodi trasparenti e democratici, le accomuna la speranza di vedere affermato un clima fattivo e collaborativo delle istituzioni e delle forze sociali, le accomuna la speranza di trovare le soluzioni ai problemi elbani, della qualità e della stabilità dello sviluppo, della competitività e modernità dell’economia e della società elbana. Introdurre criteri ideologici e/o politici di distinzione ed esclusione per dividere queste forze è negativo e dannoso agli obbiettivi del centrosinistra all’Elba ed alla sua ulteriore “espansione” ed estensione agli altri comuni (Marciana M., Rio Marina, Porto Azzurro).


Costa sud nebbiosa

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