Aree marine, Marco Mantovani di Locman: "non mettiamo la natura sottovetro"
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : giovedì, 19 luglio 2007
Mi accorgo con piacere che molti miei concittadini Elbani vivono questa prospettiva (dell'istituzione delle areee marine protette ndr) con grande e condivisibile preoccupazione. Temiamo che anche questa volta vengano imposti limiti e regolamenti inutili e comunque non condivisi dalla comunità residente, l'unica che ha veramente a cuore l'integrità dell'ambiente. Tra gli altri interventi ho letto nei giorni scorsi quello di Yuri Tiberto dell'Acquario dell'Elba (n.1477 di ER consultabile negli arretrati ndr) e ritengo che vi sia alla base un lavoro competente che suggerisce alcune modalità di attuazione che mi sembrano giuste e compatibili. Concordo praticamente con tutti i suggerimenti di Tiberto, ma in particolare sull’ efficacia della ZONA D: nessun vincolo ,nessuna limitazione per bagnanti ,diportisti o pescatori sportivi ma 2 divieti chiari : No alla pesca a strascico e No al versamento di liquami fognari non depurati. Queste 2 sono le uniche attività veramente dannose ed ancora ampiamente in uso nelle nostre acque. Per il resto basterebbe solo un po' di controllo. Ritengo assurda l’istituzione di zone A, a protezione integrale all'Elba e personalmente liberalizzerei la balneazione e il diporto anche a Pianosa e Montecristo. Non credo che possiamo permetterci, in un economia turistica molto competitiva, di non sfruttare alcune attrazioni fondamentali. Il Parco ,se vuole avere un ruolo costruttivo, deve avvicinare la gente alla natura: pulendo, informando, controllando e, dove è il caso , finanziando. Mettere la natura sotto vetro , impedendo la fruizione da parte di turisti o residenti sarebbe un errore gravissimo. La gente viene in vacanza nell'Arcipelago Toscano per godersi il mare in piena libertà, la pesca sportiva ed il diporto sono fattori molto attraenti che non fanno nessun danno. Speriamo bene.
Scoglietto sub fondale 4