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Scuola - Soria contesta il "napoleonismo" di Palmieri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 14 luglio 2007

Evidentemente Napoleone ha lasciato all’Elba un’eredità assai più radicata di quanto non si pensi. “Ei fe’ silenzio ed arbitro / s’assise in mezzo a lor”. A questo mi ha fatto pensare la ’sententia’ di Daniele Palmieri, ieri, sulla questione delle bocciature alla Pascoli (mi perdonerà Daniele per l’evocazione manzoniana, ma credo che il “burattino senza fili” del Bennato/Peter Pan sia lontano quanto “I promessi sposi” dal nostro tempo). Così, quando il fastidioso (anzi penoso) stillicidio di ‘dotti, medici e sapienti’ finirà, parlerà La Politica, per esercitare la quale, sembra di capire, non importa essere né dotti, né medici, né sapienti perché l’appartenenza a un partito politico è titolo sufficiente. Noi “pochissimo informati” di cosa stanno facendo scuola e istituzioni “con costanza e puntualità sul tema della dispersione scolastica (e quindi del disagio e dell’insuccesso)”, facciamo i nostri proclami molto estivi ‘sulla pelle dei nostri studenti più deboli’ (a noi ci vengono solo figli), ignorando che Provincia e Comuni Elbani “stanno impegnandosi come non mai”, e senza aver tra i piedi dotti, medici e sapienti, ma con le competenze specifiche che derivano dall’investitura politica. I risultati ce li ha raccontati il dottor Coscarella nel suo primo intervento: “Oggi, basito, non mi sento di augurare nulla, nemmeno a quel record-boy che con triplice ripetenza all’attivo potrebbe facilmente guadagnare le ribalte TV. E sempre nel tema del sensazionale sfodero questo elenco: 1. 2005 primi nella provincia per indice di ripetenza alle scuole superiori; 2. 2006 primi nella provincia per minor diplomati con il massimo dei voti; 3. 2007 primato assoluto a livello regionale (e forse più…) per percentuale di respinti in una 3° media. Altri primati regionali come l’eccellenza nell’Approccio Interistituzionale alle Problematiche di Apprendimento (dislessie) oppure essere i primi per percentuale di handicap e di certificati nelle scuole (2,6 % versus 1,9 della Regione Toscana) appaiono poca cosa”. Ma Coscarella è dotto, medico e sapiente; e anche lui un po’ Napoleone: primo intervento sulle patologie della scuola; secondo intervento sulle patologie (i piagnistei) degli alunni e delle famiglie. “Ei fe’ silenzio ed arbitro / s’assise in mezzo a lor”. Suggeriremmo anche un intervento sulle patologie delle Istituzioni; e uno sulle patologie della neuropsichiatria infantile, che a detta di illustri scienziati (ma si sa, contano poco) ha luci (poche) e ombre (molte). Ha però ragione Coscarella: basta con i piagnistei, di tutti. Io e moltissimi con me ne abbiamo piene le tasche degli “arbitri” che con la nobile abnegazione delle suore di clausura pregano per noi peccatori. Il Papa ha fatto dire che solo la “sua” Chiesa è quella vera, e che gli altri sono figli di un dio minore. I “prelati” nostrani rivendicano la stessa esclusività per le rispettive Chiese, e gli altri stiano zitti e lascino lavorare. E se il re fosse nudo, cari professori, cari medici, cari assessori? E se questa fosse davvero una deriva fascista che avanza, in periferia come al centro? Una deriva fascista fatto di abbandono al fascino dell’Ordine; e chi sta fuori galera o confino (ovvero, “andate al mare ragazzi”, come diceva Craxi)? Fascista, cioè fatta di un governo esercitato in nome del popolo ma senza il popolo, in una divisione del lavoro che ormai non serve più nemmeno a far crescere la produttività. Caro Sergio, continuiamo a parlare di scuola: e “se il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale” (Fo, Jannacci), pazienza. La scuola è l’unica speranza per cambiare il mondo: “Yo escribo porque me gusta estudiar. El nino que no studia no es buen revolucionario” (Barbiana). “Alzarsi e scappare, prima che finisca male” (come dice la citazione dall’architetto Edoardo Bennato, appartenente a un album che s’intitolava “Sono solo canzonette”) può essere un’alternativa. E si potrebbe dar vita a un “Assessorato alle canzonette”.


stemma provincia piccolo

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