Chi ha partecipato ai cinque concerti del programma di “Isola d'Elba Jazz Festival” si è reso subito conto dell'importanza e della grandiosità di un evento come quello che si è appena concluso a Marciana Marina. Un festival in crescita, alla sua seconda edizione, ma che ha presentato il meglio della musica di qualità del momento. Un'ambientazione accurata ed elegante con la piazza della Chiesa addobbata a festa, un'organizzazione efficiente ma soprattutto la bravura degli artisti presenti che hanno regalato al numerosissimo pubblico alcuni concerti strepitosi, ognuno completamente diverso dall'altro per repertorio ed atmosfere, particolarmente apprezzati dalla gente venuta da tutta l'Elba e anche da fuori per assistere ad Elba Jazz, con numeri che si aggirano attorno alle duemila persone a sera. Il concerto inaugurale di Gino Paoli, serioso e intramontabile, che ha portato in scena le sue canzoni più famose rivisitate in chiave jazz, ha regalato momenti di assoluta bellezza grazie anche alle performances delle pietre miliari del jazz italiano: Danilo Rea, Enrico Rava, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Giovanni Allevi che si è esibito il 4 luglio sotto la danza dei lampadari mossi dal vento, si è rivelato uno straordinario artista e con una sensibilità che da subito ha conquistato la piazza, entrando in sintonia con la gente per quel suo modo gentile e garbato di presentarsi e di spiegare l'origine delle sue melodie delicate che, racconta lui stesso, lo vengono a trovare all'improvviso, dopo la visione di un quadro o un volo in aereo o durante un viaggio nella vecchia Europa. Poi è stata la volta di Nick The Nighfly, direttore artistico di Elba Jazz, che si è esibito insieme alla Montecarlo Nights Orchestra in un concerto accattivante e divertente rivisitando in chiave swing i grandi successi dei Beatles. Il pubblico che ormai lo conosce per la sua “verve” contagiosa, si è lasciato travolgere dalla sua personalità e dalla musica e ha partecipato con simpatici cori alle sue “ruffiane” sollecitazioni. Il 6 luglio protagonista è stata la voce profonda e la ritmicità di Mario Biondi accompagnato da “The Hight Five Quintet” a dominare una sera coinvolgente ed intensa, durante la quale il cantante ha proposto le canzoni del suo fortunatissimo album “Handfull of Soul” da cui è tratto il brano che lo ha reso celebre “This is what you are”. E alla fine del concerto tutti in piedi a ballare e a cantare, compreso il patron Paolo Boggi e il Sindaco Andrea Ciumei. Sergio Cammariere ha concluso degnamente le lunghe notti del jazz, cantando i brani dell'ultimo disco “Il Pane, il Vino e la Visione” e gli altri suoi grandi successi. Di poche parole, è riuscito tuttavia a creare un'atmosfera romantica e suggestiva, e a trasmettere l'intensità delle sue particolari interpretazioni, coadiuvato da musicisti di notevole professionalità come il trombettista Fabrizio Bosso.
Elba Jazz 2007 1 Boggi
Elba Jazz 2007 2 Bosso
Elba Jazz 2007 3 Paoli Rea
Elba Jazz 2007 4 Allevi
Elba Jazz 2007 5 Nick
Elba Jazz 2007 6 Mario Biondi
Elba Jazz 2007 7 Sergio Cammariere