Ancora una volta, sulla stampa locale, siamo costretti a leggere pesanti inesattezze a proposito della politica urbanistica di questa Amministrazione Comunale. Ma se certi giornali, per scelta, enfatizzano "a senso unico" ad ogni occasione propizia i propri titoli e le proprie locandine, sorprende leggere, fra le virgolette di certe dichiarazioni, pareri ed affermazioni che non ritenevamo potessero appartenere a Giovambattista Fratini. Sorprende, ed è il termine giusto, che uno stimato professionista del settore amministrativo, oltre che ex sindaco ed uomo politico di ultratrentennale esperienza, possa strumentalmente giocare su presunte interpretazioni di una legge, la 241 del 7 agosto 1990, che regola la trasparenza degli atti amministrativi, facendo sparire dal testo di questa legge , così come riporta una testata giornalistica locale, un "non" che stravolge il significato della convocazione della commissione urbanistica che è oggetto delle sue attenzioni. Questo modo di agire, infatti, significa "rigirare le frittate", cercando cioè falsi pretesti per attaccare e mettere in cattiva luce l'Amministrazione Comunale, oltretutto a discapito della risoluzione di problemi come quelli urbanistici che i portoferraiesi attendono da anni e che le passate amministrazioni, con Fratini in testa, non sono state capaci di concludere. Ma soprattutto sorprende il livore delle successive parole con cui Fratini "condisce" la sua sbalestrata arringa politica. Siamo noi a non accettare che si parli di "cupola", con evidenti riferimenti "mafiosi", quando si tratta del lavoro che questa Amministrazione Comunale sta svolgendo intorno al futuro urbanistico della Città di Portoferraio, affrontandolo con estrema serietà e rigore morale. Non è la prima volta che ci troviamo a dover sottolineare l'obbligo morale , a nostro avviso doveroso, di non rendere pubblici i contenuti del regolamento urbanistico prima della sua discussione in consiglio comunale, per evitare speculazioni facilmente comprensibili. Ironizzare invece su una convocazione della commissione urbanistica "ad oltranza" , significa continuare a dimostrare scarso senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che, ad esempio, attendono dall'esito di queste commissioni di sapere se e come potranno costruire la loro prima casa. Di questo, e delle precedenti assenze "strategiche" alle passate riunioni della commissione, nonché di varie interpretazioni ed accuse strumentali rivolte ad arte per ostacolare i percorsi amministrativi della politica urbanistica di Portoferraio, la minoranza consiliare dovrà rispondere alla cittadinanza nella naturale sede di confronto rappresentata dal consiglio comunale. Diverso è invece il rammarico con cui, proveniendo per la maggior parte da una militanza politica di opposizione e comunque mai sfociata in offese personali tanto gratuite quanto ripetute come quelle usate negli ultimi tempi da Giovambattista Fratini, ci si trova costretti a valutare azioni a tutela della propria immagine. Purtroppo questo sembra oggi l'unico percorso possibile, di fronte ad una opposizione sempre meno politica e sempre più ciecamente offensiva come quella praticata dalla sinistra portoferraiese.
portoferraio san giovanni