Gian Mario scherzandoci su ha titolato questa foto: “Passavo in Calata Buccari …”. Sulla stessa rima gli abbiamo risposto: “Si vedeva fin dai tuoi primi mesi di vita che saresti diventato un bravo fotografo!”. Un’attenta analisi della foto della Darsena Medicea di Portoferraio, pescata in un sito americano, ci ha fatto datare questa bellissima immagine tra il 1957 ed il 1958, lo dice l’Hotel Darsena, una porzione di Calata sulla quale si affacciavano rarissime aperture a piano terra (magazzini si reti, una minuscola barberia) laddove ora impazzano le boutique, ed altri elementi architettonici ancora. Una foto a colori in cui, al pari della consorella che abbiamo presentato ieri, che mostrava i banchi di frutta al Mercato Vecchio, si vede nettamente la mano (o per meglio dire l’occhio) del professionista che ha colto il riflesso di una parte del vecchio motopeschereccio nell’acqua della pozzanghera sulla banchina, il mucchio di damigiane (non siamo mai stati un popolo astemio.. è risaputo) il gioco delle reti che un po’ fanno vedere un po’ nascondono quello che c’è dietro. Sì, era una Portoferraio soprattutto economicamente e socialmente molto diversa da quella di oggi, ma si può osservare che questo contenitore di umanità, spalmato su due colline che vengono su dal mare non è stato stravolto (per fortuna) nelle sue linee fondamentali nell’ultimo mezzo secolo. Per questo Gian Mario ha scritto: “Passavo in Calata Buccari”
calata bastimento