I prezzi dei traghetti marittimi hanno raggiunto, oramai, livelli insopportabili. I nostri clienti si sentono sempre più vessati anche a seguito di balzelli incomprensibili: sovrapprezzo carburante, diritti marittimi, diritti di prenotazione corrisposti anche se il pagamento è totale e contestuale alla richiesta. Così per soggiornare un fine settimana all'Elba si arriva a pagare di traghetto fino 244 euro. I nostri clienti si sentono raggirati e non sono pochi quelli che ci confermano di non volere più tornare all'Elba. Non è così che si fa turismo! I nostri politici e la Port Autority devono intervenire. Devono assicurare una vera e propria la concorrenza nel settore dei trasporti. Quando saranno messe a disposizione le banchine per consentire ad una nuova Compagnia Marittima di organizzare nuove tratte per l'Elba? Da anni la nostra Associazione si batte in tal senso, ma sembra di parlare al vento. Ed intanto si perdono quote di mercato a favore della costa livornese e grossetana. C'è un disegno politico dietro? Perché l'Autorità Portuale, che è una vera e propria Autorità, non applica quelle norme che la legge gli consente? Perché non promuove una gara, magari a livello europeo, per dare in concessione le banchine alla compagnia armatoriale più vicina alle esigenze della comunità isolana ? E' ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità, ed oggi, è bene sapere, che queste sono ascrivibili alle nostre Amministrazioni locali e all'Autorità Portuale, dalle quali attendiamo una risposta pubblica. Certo è che se non vi saranno immediate soluzioni la nostra categoria sarà costretta a ridurre i periodi di apertura della stagione dal 15 maggio al 15 settembre. Ai nostri politici valutare il danno a livello occupazionale e reddituale per l'Elba tutta!
rio marina nave