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Perché il Mare dell'Elba abbia più amici ...

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 aprile 2007

Caro Signor Rossi, Come Autore di "Giulio il Gabbiano" del Corriere Elbano appoggio molto l'articolo di Alessandro Giannì. Anche io ho frequentato lo Scoglietto di Portoferraiao spesso, e la mia figlia ha fatto una scuola d´immersione là, due anni fa. Durante i corsi d´immersione agli allievi e stato severamente proibito di toccare o prendere in mano ogetti animali o piante. Già alla seconda immersione guidata con la scuola dell'Airone ha fatto conoscenza con questa Cernia mitica di 80 chili. Il pesce si avvicinava senza paura lento come una simpatica mucca, e la accompagnava per due tre metri, per poi tornare giù verso une delle sue grotte. Per lei questo incontro e stato indimenticabile. Antonia fa 14 anni quest´anno, e da quando ha avuta questo incontro, vuole studiare Oceanografia. Così aggiungo una proposta mia al concetto del Signor Giannì dei corpi morti fissi. Fondiamo una Società privata, con soci, che devono pagare una Membership, che serve a tutelare e tenere pulito i fondali dei habitat. I soci con il diritto di frequentare le infrastrutture (corpo morti) ma sopra tutto con il dovere di tenere il mare pulito, e accettare la intoccabilità di questi gioelli lungo la costa Elbana. Non abbiamo bisogno di altri divieti. Le multe incassate dei corpi esecutivi non arrivano al parco. Arrivano a Roma. Abbiamo bisogno di persone private disposte a rispettare le regole. Io credo che uno che fa parte in una Società come Socio pagante con la sua firma è anche piú disposto a rispettare e accettare delle regole. E poi ha una Carta Membership e anche un diritto con un valore. Di più soci siamo, di più il mare dell'Elba ha Amici. Cordiali Saluti,


Fotosub tesei 2005 2

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