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Legambiente: precisazione sull'auspicata fruibilità di Pianosa dai diving-center Pensiamo si possano realizzare punti di accosto e immersione, non diving pianosini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 aprile 2007

Sulla cronaca elbana del TIRRENO del 14 aprile è apparso un articolo che da conto di alcuni interventi durante il convegno sul sistema isole minori tenutosi a Portoferraio il giorno precedente, tra questi si fa un sunto anche di quanto da me detto per conto del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Per necessità di sintesi, o forse per una parola saltata nella trascrizione, mi si attribuisce la seguente frase che riporta fedelmente il mio pensiero, ma con una chiusura finale che senza volerlo rischia di generare ulteriore confusione, oltre la tanta che c'è già in giro: «L'istituzione dell'area marina protetta, ancora ferma e finora inattuata - ha detto - non dev'essere vista come un vincolo ma come un'occasione per consegnare alla popolazione locale lo strumento per la gestione del mare. Vorremmo nascesse un'area in grado di difendere la piccola pesca costiera, con le persone addette che assumano il ruolo di veri e propri controllori, che permetta la continuazione di una tradizione di qualità dell'ambiente e di vita delle persone, che consenta una forte valorizzazione del turismo subacqueo, soprattutto a Pianosa con la realizzazione di un diving center». Naturalmente non penso a nessuna «realizzazione di diving center» esclusivo a Pianosa, ma alla realizzazione di punti di accosto ed immersione a Pianosa destinati ai diving center dell'Elba, così come previsto da un progetto del Parco Nazionale che si è fermato per intoppi burocratici e per il quale mi sono permesso di sollecitare gli assessori regionali presenti a facilitarne il percorso per dare una nuova occasione di fruizione e turismo subacqueo sostenibile anche in un'area protetta marina (paragonabile ad una zona A) come quella di Pianosa.


pianosa cala giovanna panorama

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