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Controcopertina - La decisiva questione del timbro australiano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 aprile 2007

Quanto clamore, due risposte per una sola intervista, caro assessore Galerotti ed esimia giunta, voi stessi mi dimostrate che non è la sola attuazione del progetto a fare acqua, ma voi stessi, che oltre ad imbarcare acqua invece di preoccuparvi di tamponare le falle vi impegnate a dare sonore pruate sugli ostacoli che voi stessi create. Per vostra informazione io non ho mai fatto “indagini”, a differenza di qualcuno di voi che nel passato si è impegnato moltissimo. Per l’esperienza che mi avete fatto fare, per farvi capire meglio, mi limito a ricordarvi il giallo dei verbali dell’Istituto Comprensivo: sulla stampa, in televisione, in assemblea avete sempre negato la loro esistenza, poi forse per incapacità nel gestire l’archivio me li avete trasmessi con addirittura i nomi degli assegnatari in chiaro e con la lettera di accompagnamento degli stessi firmata dal preside Liorre. Pertanto sulla base di quanto accaduto ritengo che permanga la necessità, per evitare false interpretazioni dei documenti che mi mandate e una visione completa dei fatti, fare degli approfondimenti. Grazie ad una semplice verifica ho potuto accertare che quello che mi avete trasmesso non corrisponderebbe, come adesso asserite, alla realtà dei fatti. Ecco dimostrato che la vostra dichiarazione per la quale il sottoscritto “afferma delle falsità” è essa stessa una falsità. Ho semplicemente fatto delle osservazioni oggettive sulla documentazione che voi stessi mi avete inviato. Il controllo che un consigliere di minoranza effettua sull’attività amministrativa vi genera un intollerabile fastidio e una evidente insofferenza a sopportare la verità: Ma vi ricordate gli innumerevoli attacchi, scomposti, esagerati, che facevate quando eravate minoranza? Premesso questo metterò un poco di ordine in quella che per voi è un’arte, il marasma! Comunque non rientra nel mio spirito essere distruttivo, ma costruttivo, voglio darvi una mano a districarvi meglio in quel ginepraio dove vi siete cacciati. Vi ricordo che a seguito della mia richiesta in data 7 settembre 2006 (punto 9) mi avete risposto in data 7 ottobre 2006 che eravate in attesa di consegna, da parte degli studenti, degli attestati per la frequenza ai corsi. Passati quasi altri tre mesi con la mia lettera del 22 dicembre 2006 sollecitavo quanto rimasto inevaso dalle precedenti richieste, tra cui gli attestati (punto 3). Con la comunicazione del 25 gennaio 2007, il presidente Alessi mi inviava nella sequenza delle pagine una lettera della Elthan High school, protocollata in arrivo al n. 18 del 4 gennaio 2007 della Comunità Montana, interpretabile per il contenuto come l’attestazione di una visita guidata alla scuola su carta intestata senza timbro e firma, con spillata la lettera di benvenuto a firma del preside e il “certificato” a firma Patricia Leoni, del quale ho poi a che dire. Proprio la lettera di trasmissione a firma del presidente Alessi, egli dichiarava che gli altri attestati erano in fase di acquisizione e niente diceva in merito ad altri istituti o tipologie di frequentazione diverse dalla documentazione allegata, come oggi invece viene sostenuto nei comunicati della giunta e dell’assessore Galerotti. Credo che adesso vi sia chiaro che io mi sono rivolto alla sede istituzionale di riferimento, della quale per vostra memoria sono condigliere e capogruppo della minoranza, amministrazione che in base alle legi vigenti è deputata a fornirmi tutte le informazioni e documentazioni in forma completa ed esaustiva per consentire l’espletamento del mio mandato. Prima di asserire che io non chiedo informazioni nelle sedi istituzionali e che faccio indagini sarà bene che impariate ad evadere compiutamente e sollecitamente le richieste che vi pervengono, sempre che le possediate o abbiate la possibilità di rintracciarla nei vostri archivi. Rimango meravigliato che sulla stampa cercate di dettagliare le attività dei ragazzi e non riuscite a documentarla. Infatti sono scrupolosamente attento ad esaminare gli atti che mi inviate conservandoli così come mi sono pervenuti completi della busta di spedizione. Fino a prova contraria confermo tutto quanto già in precedenza rappresentato sulla base di quanto trasmessomi dal presidente Alessi e ribadisco che il certificato inviatomi a firma Patricia leoni (il portavoce dovrebbe leggere bene quando scrive) è privo di qualsiasi timbro delle scuole o di Ente o organizzazione legalmente riconosciuta e quindi la sua validità e certificazione è uguale a zero per quello che attiene all’attestazione della frequentazione di corsi scolastici così come previsto dal progetto. Proprio perché memore dei verbali che dichiaravate non esistessero, e poi mi sono stati trasmessi, non vedendo arrivare, dopo ben nove mesi dalle partecipazioni , agli eventuali corsi mi sono voluto sincerare e non indagare quanto meno sull’unica traccia che mi avete fornito. A proposito di full immertion “istituzionali” gradirei sapere dal portavoce o da chi ha compilato la nota del 31/3/2007, cosa intende con tale termine, anche alla luce di quanto mi ha scritto il preside della Eltham High school e cioè che i ragazzi sono stati accompagnati a fare un giro della scuola e hanno sostato in una classe con il loro accompagnatore per non più di mezza giornata. Colgo poi con soddisfazione che finalmente il progetto viene da voi apostrofato con una dizione più consona alla realtà, trasformandolo da viaggio di istruzione a viaggio dell’amicizia di quello che doveva essere “borsa di studio” di cui l’oggetto nel capitolato aveva una voce come “Copertura spese di soggiorno formativo presso istituti scolastici di Melbourne” con la voce di spesa pari a € 8.000,00. Bene, dov’è la frequentazione della scuole pubbliche o equiparate abilitate all’effettuazione di corsi formativi? E’ bizzarra anche la trasformazione della finalità del progetto che sembrerebbe essere stato trasformato in un semplice “ricordo dell’emigrazione” quando invece, tra l’altro, doveva costituire la pietra miliare per un centro di raccolta stabile sulla documentazione dell’emigrazione elbana e di collegamento con gli elbani all’estero. Oggi, nonostante tutte le richieste, non abiamo visto nessuna produzione.


simoni luca assessore comunità montana

simoni luca assessore comunità montana