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Una risposta a Bertucci e Giudicelli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 27 maggio 2003

Colgo l’occasione di questa personale lettera aperta ai cittadini di Portoferraio, per invitare il Sindaco Ageno, gli Assessori Fratti e Bertucci e la Consigliera Giudicelli alla prossima Riunione del Comitato Piazza Gramsci che avrà luogo Giovedì 29 Maggio alle ore 20,30, in via del Carmine, presso il Bar La Scalinata. Essendo una dei promotori di questo comitato, mi sento in dovere di rispondere all’attacco lanciato da Bertucci e Giudicelli in un’intervista a Lisola, in cui, dopo essersi dichiarati molto soddisfatti del proprio operato, si augurano vicendevolmente ancora tanti anni di governo della città, tralasciano di spiegarci con motivazioni e argomenti concreti il perché di tanta soddisfazione e passano, con altrettanta mancanza di motivazioni e argomenti, a sferrare colpi e accuse ai comitati cittadini, in particolare quello di cui anch’io faccio parte. Ritengo che le accuse di lavorare per l’opposizione e il susseguente, goffo, ma non per questo meno grave, tentativo di strumentalizzazione della Giudicelli (“nel comitato ci sono anche persone iscritte al nostro partito, che sanno cos’è un comitato costruttivo….”), siano, non solo una bassa manovra per svuotare di significato le nostre istanze e spostare l’attenzione da queste alle squallide beghe di politica pre-elettorale, ma anche un attacco alla libertà di scelta politica di ognuno e di poter, allo stesso tempo, far parte di un comitato perfettamente trasversale, che nasce per trovare soluzioni adeguate ai problemi di zona, che sono gli stessi sia per chi vota a destra che per chi vota a sinistra. I comitati cittadini nascono per colmare il vuoto provocato dall’assenza delle amministrazioni (di destra o di sinistra) nella gestione della cosa Pubblica. I gruppi di cittadini che si uniscono per porre rimedio alle emergenze dimostrano più buonsenso, concretezza e amore per la Cosa Pubblica, rispetto alle ultime generazioni di amministratori (di destra o di sinistra), ed è per questo che, una volta superati i vari tentativi di strumentalizzazione e delegittimazione (da destra e da sinistra), soprattutto in questo momento, in cui sono tutti affetti da sindrome pre-elettorale, potranno diventare esempi di spazi restituiti alla democrazia, in cui, i cittadini, finalmente, avranno il diritto e la possibilità di partecipare direttamente ai processi decisionali senza essere più presi in giro, al di là delle singole convinzioni politiche di ciascuno. Quando gli abitanti del centro storico si riunirono la prima volta, a marzo, parlarono di questo e di altro. In quell’occasione venne redatta la bozza della lettera costitutiva, la cui concretezza e i toni propositivi furono molto apprezzati da Sindaco, Fratti e Bertucci, ma soprattutto stabilimmo, all’unanimità che la tutela del patrimonio e dei diritti delle persone devono essere al centro dei doveri di ogni amministrazione (di destra o di sinistra) e decidemmo che ci saremmo guardati bene dal farci usare e ingabbiare dalla minaccia di contorte manovre da parte dei partiti politici. Come previsto, tali minacce non hanno tardato a verifificarsi. Scrivo, quindi, per mettere in guardia tutti gli uomini e le donne del nostro, come degli altri comitati , da questi trucchetti di bassa lega, che hanno come unico scopo quello di accaparrare voti per le elezioni o, in caso contrario, di ostacolare e delegittimare l’entusiasmo e la volontà di cittadini spontaneamente uniti con l’unico obiettivo di dare un contributo affinché la città sia migliore. Il sogno del Comitato Piazza Gramsci è quello di dare nuova vita al centro storico. Riusciremo a realizzare questo sogno continuando ad incontrarci e a lavorare disinteressatamente, senza secondi fini, per il bene della Cosa Pubblica, sopravvivendo non solo a questa giunta, ma anche a quelle che seguiranno, non importa se di destra o di sinistra.


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