L'UDC elbana chiede chiarezza sul metanodotto
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : lunedì, 07 giugno 2010
Probabilmente non siamo stati i soli all’Elba a leggere con preoccupazione le dichiarazioni giunte dal consorzio Galsi sul metanodotto Algeria-Italia. La società, rispondendo al giornale on line di Teletirreno Elba, Tenews, esclude un suo impegno diretto nella realizzazione del collegamento elbano, quella condotta sottomarina necessaria per allacciare anche le utenze dell’isola al metanodotto che porterà il gas dall’Africa al nostro Paese, nei pressi di Piombino. Galsi si tira fuori chiamando in causa Snam Rete Gas. E questa risposta sembra contraddire impegni cui la Regione ha fatto riferimento a novembre. “La Regione – aveva detto l’assessore all’Energia - è ferma alle dichiarazioni di disponibilità di Galsi”. “Il nostro impegno – aveva aggiunto - era e resta quello di verificare la disponibilità a confermare e mantenere quanto concordato all’epoca del governo Prodi. Diversamente ci vedremmo costretti a ripensare l’intera nostra posizione sulla realizzazione di Galsi". Noi non sappiamo che esito ha avuto quella verifica annunciata dalla Regione. O quando ci sarà. Non lo sappiamo e non ci risulta che la Regione lo abbia comunicato. Sappiamo che c’è lo studio di fattibilità. E sappiamo tutto dei costi, dei tempi e delle ipotesi. Quel che ancora non è chiaro è chi realizzerà e finanzierà questa infrastruttura, vitale per le famiglie e le aziende elbane, che già sostengono per l’approvvigionamento energetico costi enormi, da sommare a quelli sopportati per lo smaltimento dei rifiuti e per il caro-vita. Ora che Galsi ha escluso pubblicamente la sua disponibilità è necessario che la Regione faccia sapere ai cittadini dell’isola d’Elba come stanno le cose. Se gli impegni formali li ha ottenuti - da Galsi o da Snam rete gas, che comunque risulta partecipare all’impresa-metanodotto - deve farli rispettare. Se non li ha ottenuti ed è “ferma” a una generica “disponibilità”, deve darsi da fare per ottenere impegni e tempi precisi. Senza ulteriori ambiguità. Non vorremmo sentirci dire fra pochi mesi che è troppo tardi.
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