Torna indietro

Giglio travolto dal ciclone Tozzi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 18 marzo 2007

All'Isola del Giglio sembra definitivamente chiuso il tempo degli ambientalisti ricacciati in mare a bottigliate e sputi, delle serrate dei negozi contro il Parco imposte anche dalle "ronde" di volenterosi candidati a dirigere il Comune che poi capitanavano irosi e un filino incivili assalti ai palazzi della Regione Toscana e della Provincia di Livorno, ieri al Giglio è arrivato Mario Tozzi, presidente del Parco, ambientalista del Wwf, divulgatore scientifico televisivo, ed è sbarcato per parlare dello spauracchio assoluto agitato in questi anni dagli antiparco: l'Area Marina Protetta e stavolta lo sbarco è stato segnato da un'ottima accoglienza e curiosità, segno che i veleni del passato sono stati smaltiti e merito di un'Amministrazione Comunale che ha preparato il terreno con una paziente e coraggiosa opera di confronto e informazione. La difficoltà degli antiparco si è vista subito, l'incontro voluto da Mario Tozzi con la Minoranza di centro-destra (che deve aver non poco spiazzato i consiglieri che prima chiedono il dialogo e poi abbandonano il consiglio comunale quando non riescono a dialogare per mancanza di argomenti) no ha presentato un'opposizione granitica; da una parte gli irriducibil Landini, Ortelli e Rossi, dall'altra la curiosa e disponibile signora Bernardini. Una discussione che è durata molto a lungo ma è stata quasi un dialogo con tre sordi perchè, come ci ha detto il Presidente Tozzi «le obiezioni non erano nel merito dell'istituzione dell'Area Marina Protetta, erano di principio». Oi si è tentato di organizzare l'incontro con la popolazione nella sala comunale, ma non era possibile, visto la folla in attesa, allora si è pensato ad una sala molto più grande, scartata anche quella per manifesta incapacità di contenere tutti si è optato per la democraticissima piazza e quel che era pensato come un incontro è diventata una delle più affollate manifestazioni pubbliche della storia del Giglio, con circa 400 persone ad ascoltare finalmente cosa sia un'Area Protetta e non le fantasie del gruppo Landini & company che hanno monopolizzato e fatto arretrare culturalmente un tema così importante per il Giglio, imbalsamando nella loro ostilità ogni possibile beneficio che dal Parco poteva arrivare, fino a rifiutare finanziamenti. Dall'assemblea è venuto fuori che il mare del Giglio è certamente in salute, ma certo non così amorevolmente conservato come dicono Landini ed i suoi compari politici, anche qualche pescatore ha detto che non è vero che va tutto bene, che le corvine e le cernie sono sparite e che il mare non è più pescoso. Vallerai, direttore dell'Amp delle 5 Terre ha avuto buon gioco a portare l'esempio positivo del suo Parco Nazionale, una situazione che dal punto di vista turistico ed antropologico somiglia molto a quella del Giglio, ed ha dimostrato come dopo l'istituzione dell'Amp protetta i cittadini delle 5 Terre si siano riappropriati del loro mare, del suo monitoraggio e controllo, trasformandolo in una ulteriore ricchezza dell'offerta turistica, con una destagionalizzazione che ha portato le presenze turistiche da 5 a 10 mesi. L'Assemblea, aperta e gestita dal giovane Assessore all'Ambiente Stefano Feri, che è anche nel Direttivo del Parco Nazionale, ha visto un lucido ed impegnato intervento dell'ex sindaco Schiaffino che ha parlato di turismo e parchi ed ha detto come ormai al Giglio tutte le fasi dello sviluppo turistico sono state percorse, meno l'ultima: quella del possibile crollo che può essere evitata solo con una maggiore attenzione all'ambiente ed alla qualità. Un inizio punteggiato dalle interruzioni e dagli slogan di uno sparuto gruppetto di antiparco, capitanati dall'ex sindaco Landini che ha dimostrato ancora una volta di non saper tenere quel profilo istituzionale che richiederebbe la sua carica passata e il suo ruolo attuale. Ma gli antiparco sono stati poco iù di una marginale presenza in una piazza attenta e partecipe, che voleva capire e che ha dimostrato quella maturità e civiltà di cui non è stato capace un centro-destra gigliese che pare prigioniero delle ossessioni di Landini ed Ortelli ed osserva smarrito ed arrabbiato il vento che cambia irrimediabilmente direzione e svela le bugie del passato. Una scelta certamente meno matura di quella del centro-destra elbano e capraiese che sull'Amp hanno aperto il dialogo e fatto proposte fin da quando il Ministro Matteoli e il Commissario di An Barbetti hanno riaperto l'iter. Il Sindaco Brothel ha fatto gli onori di casa, bonariamente soddisfatto, e Perlati, a nome della Regione Toscana, ha confermato il massimo appoggio e ricordato che la Regione è fortemente impegnata a realizzare altre aree marine protette sulla costa e che con l'istituzione delle Zone di Protezione Speciale anche a mare il quadro cambia e sarà vincente chi governerà bene mare e risorse. Poi è stata la volta di Tozzi ed è innegabile il credito che questo personaggio televisivo gode, la credibilità e la sincerità degli argomenti che riesce a trasmettere con un linguaggio diretto, quasi pedagogico. Il presidente ha detto che l'Area Marina Protetta non la istituirà il Parco, come dice qualche oppositore, ma il Ministero dell'Ambiente in accordo con i Comuni e il Parco farà da collettore delle varie proposte. Secondo Tozzi per il Giglio si tratta di un'occasione straordinaria perché, a differenza dell'Elba dove una proposta di larghissima massima già esiste o di Capraia dove il mare è già protetto (e Tozzi ha annunciato che verranno accolte le proposte del Comune di Capraia di far slittare a sud la zona "A" marina) il Giglio ha carta bianca, anche sulla gestione. A chi gli chiedeva dei vincoli delle zone "A" a protezione integrale che gli antiparco profetizzano estese a tutto il mare del Giglio, Tozzi ha risposto che si fanno solo in piccole aree marine e dove sono indispensabili per il ripopolamento, ma che le paure di non fare il bagno o di chiusura delle spiagge non esistono. Una cosa è certa, lo scienziato Tozzi, terrà dritto il timone dell'Amp da costituire su base scientifica e che tenga conto delle necessità, degli usi e delle tradizioni delle isole. «Da una parte – ci ha detto – c'è la scienza con i sui dati, dall'altra il sociale, devono poter convivere nell'interesse generale. L'altra cosa curiosa è che gli antiparco prima dicono che l'area marina protetta porterà più turismo e ce n'è già troppo, poi che chiuderà il mare e il turismo finirà perché non si potrà più fare il bagno o andare in barca. Insomma, si decidano o ci sarà più turismo o ce ne sarà meno, cosa che nessuno vuole». Un intervento seguitissimo ed applaudito, che ha marcato la fine di un'epoca e la rottura di un tabù: il Giglio non è più l'ultimo irriducibile villaggio antiparco e la pozione magica di Landini non funziona più, almeno per gran parte dei gigliesi. Ma Landini, nonostante l'incontro di poco prima, ci ha riprovato con una piazzata, mettendo in dubbio la buonafede di Tozzi e dell'Amministrazione Comunale e parlando di aver già concertato un patto segreto già sottoscritto sulla testa dei gigliesi ed ha accusato Mario Tozzi di voler fare di tutto il mare del Giglio una Zona "A" come a Giannutri. Tozzi lo ha facilmente e sonoramente smentito: «la concertazione è ampia e io garantisco la trasparenza». Ma il dibattito è stato interessante: un'ora e mezza di domande con Tozzi che ha saputo far risaltare «il mio ruolo di ospite educato che vuole essere rispettato». Tozzi ha interloquito con delegazione di residenti di Giannutri rappresentati dall'Avvocato Scotto, che, al contrario dell'ex Sindaco Landini, chiedono più regole per l'insostenibile flusso di persone (circa 1.500) che l'estate sbarcano sull'Isola senza disporre di servizi. Tozzi ha risposto facendo presente i lavori per il dissalatore e annunciando che dovrà funzionare per almeno il 50% con energie rinnovabili. Tozzi ha chiesto a Legambiente i due dossier su Giannutri realizzati dall'Associazione, per studiarli e capire quali sono i punti critici sui quali intervenire al più presto. Insomma, il bilancio è quello di una grande e civile partecipazione, un'opposizione ormai solo di carattere ideologico e senza gradi argomenti, una disponibilità al confronto e al dialogo che prima del passaggio del ciclone Tozzi nessuno credeva pensabile. V.N. (foto Giglionews)


Tozzi Brothel Feri giglio

Tozzi Brothel Feri giglio