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Dini: delle colate di cemento siamo tutti un po' colpevoli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 ottobre 2008

Gentile Direttore, mi scuso per rispoderLe in ritardo sugli appunti che Lei ha mosso alla mia lettera. E' evidente che se, nonostante le critiche, gli articoli, le immagini televisive e quant'altro è stato prodotto per contrastare questa colata di cemento, la situazione non trova un freno, siamo tutti un pò colpevoli. Chiedo dov'era Legambiente, perchè ritengo che sia un'associazione molto importante e che abbia promosso molte cause condivisibili, soprattutto dagli esponenti nazionali. Ed è qui che mi soffermo. Può più un semplice Consigliere, seppur battagliero come il sottoscritto, o un Parlamentare che attraverso interrogazioni ai vari Ministeri, riesce ad arrivare al cuore del problema in tempi decisamente più brevi? Pur non essendo iscritto, sono sicuramente attento alle problematiche che difende Legambiente, per questo dico che attraverso i propri rappresentanti e prima, con il favore del Governo Prodi, mi attendevo risultati più concreti. Non vorrei che, nonostante Lei dica, giustamente, che la Natura non è nè di destra nè di sinistra, ci sia stata una difformità nell'operato. Sarebbe un grave peccato. Cordiali saluti Alessandro Dini Per quanto iscritto non posso, caro Dini, rispondere per Legambiente, men che mai per conto di Legambiente nazionale, mi limito a ribadire due fatti locali incontrovertibili: a) Legambiente non ha mai risparmiato critiche a governi locali elbani di qualsiasi segno; b) Legambiente ha presentato (con grande sforzo) osservazioni critiche a tutti gli strumenti urbanistici prodotti dai comuni (laddove spesso le minoranze consiliari non hanno scritto un rigo). Per il resto, se lo riterrà opportuno, dovrà risponderle ufficialmente l'associazione. Cordialmente


La Pila peep 3

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