Leggo il comunicato ESA relativo a “Rifiuti ingombranti – Voce positiva nel bilancio ESA” e, se fossi nel Presidente, che lo firma, Giovanni Frangioni, so che a due anni dall’inizio della raccolta porta a porta, non assumerei toni così trionfalistici. Forse per i rifiuti ingombranti si sono raggiunti alcuni risultati, ma se è solo questo l’obiettivo che dopo due (o tre? non ricordo) anni si riteneva di dover raggiungere, ritengo che si tratti di un obiettivo ben limitato. Come ho già avuto modo di dire, sia al presidente dell’ESA, che, per lettera, al Sindaco, che direttamente, con numerosi reclami all’ESA, il centro storico di Portoferraio continua ad essere sporco. Molto sporco. Lo dico senza voler fare polemiche strumentali. Basta camminare per le strade che dall’Alto Fondale portano nel cuore della cittadella medicea, per rendersene conto. Per rendersi conto di un degrado che forse non aumenta ma neppure diminuisce: sacchetti della spazzatura appesi a vari ganci o corde, mangiati dai gabbiani o rovistati da cani e gatti, immondizia sparsa per le strade, sotto il tunnel, escrementi di animali che impediscono a residenti e turisti di alzare gli occhi da terra per ammirare le bellezze che pure avrebbe ancora da offrire Portoferraio (parabole e antenne permettendo), cestini dei rifiuti stracolmi, fogne stagnanti. E qui c’entrano tutti: dipendenti ESA che non sempre passano per la raccolta e che quasi mai passano per pulire la strada e quei ridotti di marciapiedi sbrecciati, residenti e turisti che continuano a lasciare sacchetti in giro, appesi o appoggiati (mi chiedo che cosa ne hanno fatto dei bidoncini blu pure consegnati), ancora residenti e turisti che lasciano defecare i propri cani ovunque, nelle strade come nelle aiuole, financo ai vigili che non multano gli inadempienti (non si può? davvero?). E se esco dal centro non posso dire che la situazione sia migliore: strade di grande traffico come quella che costeggia la Coop o strade chiuse come quella che costeggia il Palazzetto arrivando alla scuola media, sono colme di rifiuti e di erbacce. E non è un bel vedere. Neppure per i ragazzi che escono da scuola e che, anno dopo anno con grande impegno, si danno da fare per “pulire il mondo” (fino a quando non si chiederanno perché chi è pagato per fare un lavoro non lo fa… io credo che non dovremmo permettere che arrivino a pensare questo). Come, ritornando in centro storico, le scalinate che portano a Forte Stella o a Forte Falcone, con rifiuti sparsi ed erbacce che crescono rigogliose. Giusto la settimana scorsa, nel pomeriggio, lungo la salita Napoleone si trovava appoggiata la copertura di un water, giusto questa settimana all’inizio della salita Napoleone, vicino ad una transenna posta lì da tempo immemorabile, si trovavano tre sacchi di immondizia, uno conteneva plastica e vetro (e non era quello il giorno del conferimento), uno era già rotto e l’immondizia sparsa, e l’altro, enorme, conteneva rifiuti speciali (laterizi e vari). Come si può pensare di valorizzare l’ambiente, di accogliere turisti, di rendere decente la vita dei residenti (che raccolgono davanti alle loro porte escrementi e a volte anche topi e gabbiani morti), quando non ci si accorge neppure di un tale degrado? Per tornare al comunicato ESA, non credo fossero questi gli obiettivi prefissati. Se così era, se così è, ancora una volta non avevo capito. E forse le mie considerazioni non sono da intendersi come solo personali.
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