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Da Rio Marina uno stop sul passaggio di Literno all'Esa

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 04 febbraio 2007

Dopo l'incontro di ieri a Portoferraio, in cui l'assessore all'ambiente della Provincia ha proposto ai comuni elbani la bozza di un protocollo d'intesa che prevede tra l’altro l’assegnazione dell’area del Literno ad Esa o altro soggetto abilitato, il sindaco di Rio Marina ha scritto al presidente dell'amministrazione provinciale, Giorgio Kutufà, allo stesso assessore Garufo, e ai colleghi sindaci degli otto comuni elbani. “Con la presente - ha scritto Bosi - intendo riaffermare la volontà di subordinare tale assegnazione - necessaria per ottenere la prescritta Autorizzazione integrata ambientale - alle seguenti condizioni: si addivenga ad una nuova configurazione di Esa nella quale un soggetto, anche pubblico, dotato della necessaria affidabilità, acquisisca una porzione importante ancorché non maggioritaria, del pacchetto azionario di detta società, rendendola così capace di sostenere gli investimenti necessari a garantire un ciclo dei rifiuti coerente con le vigenti normative in materia. In tale caso tutti i comuni elbani dovrebbero o potrebbero acquisire azioni di Esa quale società elbana e non più di esclusiva proprietà del comune di Portoferraio. Si richiede, pertanto, preliminarmente, una valutazione del capitale sociale dell’azienda. Ciò permesso faccio rilevare quella che ritengo un’anomalia alla quale porre rimedio. Il sindaco di Portoferraio ha dichiarato che il capitale di Esa consiste almeno nel valore patrimoniale di tutto quanto insiste nel soprassuolo dell’impianto del Buraccio, ovvero, gli impianti ex Daneco, più quanto realizzato con finanziamenti della Provincia di Livorno, provenienti dai fondi per le Isole Minori. Sulla base di questo ragionamento, se i comuni affidassero ad Esa anche la gestione della discarica comprensoriale di Literno, tutti gli investimenti che su di essa si rendono necessari verrebbero ad incrementare ulteriormente il capitale di Esa, e quindi il valore azionario detenuto (quasi interamente) dal comune di Portoferraio. Si verrebbe così a determinare un circolo vizioso ed una paradossale situazione per la quale Esa, e quindi il comune di Portoferraio, incrementerebbe a dismisura il valore patrimoniale della loro disponibilità, rendendo arduo, se non impossibile, l’acquisto di azioni da parte di chiunque". A tal proposito – ha concluso Bosi - è bene ricordare che gli impianti ex Daneco, a suo tempo stimati per un valore di 14 miliardi di lire, sono caricati, come quota di ammortamento, sull’utenza elbana, e che per tale motivo i comuni sono stati costantemente chiamati a ripianare i deficit gestionali. Ad esempio, il comune di Rio Marina, negli ultimi 5 anni, ha dovuto rifondere, a carico del proprio bilancio, oltre 100 mila euro l’anno. Risulta evidente che, pur in tempi brevissimi, occorre addivenire ad un chiarimento di fondo sull’intera questione”.


Literno discarica

Literno discarica