Egregio direttore di Elbareport, Mi rivolgo a lei e alla stampa tutta poiché, Cimino docet, la misura è colma, il vaso ha fatto traboccare la goccia. Come portaborse di Daniele Palmieri, membro del direttivo di Rifondazione e assessore alla pubblica istruzione del Comune di Portoferraio, ho sempre agito nell'ombra, beandomi di riflesso della luce del mio datore di lavoro, ma adesso, a seguito di recenti episodi evidenziati dal mass media, non posso più tacere. Per anni sono stato costretto a assaggiare le pietanze di tutte le mense scolastiche Portoferraiesi, compresi i nidi, e ho vissuto cibandomi di semolini, canditi, zucchero filato, buondì al cioccolato granelloso, saccottini della nonna e sottilette fila e fondi, il tutto per provare all'Assessore la loro bontà e quindi la loro idoneità per le suddette mense. Per anni ho dovuto sostituirlo nelle riunioni del direttivo di Rifondazione , regolarmente tenute al freddo e all'addiaccio della sede di Via dell'Annunziata, con i cinque membri dell'intero partito intenti a giocare a Ramino, gioco del quale non conosco i fondamentali e costretto a osservarlo in silenzio, mentre lui al calduccio della casetta del suocero a Marciana Marina si guardava le interviste di Bertinotti a Porta a Porta. Ho sempre rappresentato il citato Palmieri nelle riunioni con i genitori all'ITC Foresi, rischiando la pelle ogni qualvolta si doveva scendere la scala antincendio, e rischiando le palle ascoltando i comizi del Marotti. Ogni qualvolta in Consiglio Comunale l'assessore di minoranza Fratti attaccava il mio datore di lavoro, dovevo ascoltare le critiche in sua vece, sorbendomi sia il Fratti sia la traduzione simultanea Schiopparellese/Italiano che mi arrivava all'auricolare grazie ai servigi della segreteria comunale. Infine per anni gli ho scritto i testi per i suoi interventi contro La Nera, Bertucci, Giardini, Nurra( (me le passava Nurra stesso quelli) e tutti gli avversari politici, compresi i testi con i quali avvertiva la moglie che faceva tardi a cena , e per i figli quando non poteva andarli a prendere al Rugby. Ora si è colmata la misura, in data del suo compleanno, 13 gennaio 2007, l'assessore Palmieri e io come portaborse eravamo presenti alla manifestazione contro la chiusura delle Poste davanti al Comune, mentre contemporaneamente l'assessore Marotti si incatenava all'ufficio postale di Carpani, dove ancora si trova in attesa che qualcuno se ne accorga. Non eravamo molti alla suddetta manifestazione( secondo il tirreno 400, in realta'eravamo in cinque) e quindi ho approfittato per porgere il mio devoto regalo di compleanno a Palmieri . Il regalo consisteva in una bottiglia di Brandy avvolto in una bandiera rossa del CHE, con la scritta “Brynderemos!”.Palmieri dopo aver scartato il plico, mi ha lasciato la bottiglia in mano, affermando che l'avrebbe ritirata in seguito, invece per il resto della mattina si è dileguato nel bar di Arcangelo, ignorando la manifestazione e il mio regalo. Io preso dallo sconforto mi sono scolato la bottiglia, rimpiangendo gli anni trascorsi con Lupi, Forti, Favilli,Marzolla, Leonardi, ecc. A ogni nome di un esponente di Rifondazione bevevo un sorso, quindi non sono riuscito a intorciarmi, ma l'ho fatto in seguito pensando ai nomi di AN. Quindi, con l'occasione chiedo se anche io, come Catherine Dunne, debba considerarmi “ la meta'di niente”( questo un l'ho scritto io l'ha scritto Veronica, io sapevo di molto dela Dunne!).Resto in attesa,caro Daniele, di tue scuse ufficiali tramite stampa, con un solo punto fermo che lederebbe la mia dignità di portaborse: IL BRANDY UN NO VEDI PIU'!!!
meoni mauro