Un volo di 4.000 km da Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, alla Toscana, precisamente aeroporto Galileo Galilei di Pisa. E’ il viaggio dei fagiolini verdi coltivati sotto il sole della savana africana, importati da Coop Italia e distribuiti in tutti in punti vendita Coop italiani con il marchio “TerraEqua”. E’ il risultato di un grande progetto di cooperazione internazionale sostenuto da Governo, Regione Toscana, Comunità Europea, Coop e Movimento Shalom per lo sviluppo agricolo nello Stato africano. I fagiolini TerraEqua sono stati presentati oggi all’aeroporto di Pisa, primo scalo aperto in Italia per l’interscambio commerciale con il paese africano. Sono sbarcati da un volo cargo diretto Ouagadougou – Pisa, organizzato dalla “Savino Del Bene” Spa in stretta collaborazione con Alitalia Cargo. Il progetto, che ha avuto un lungo periodo di gestazione, è nato dal desiderio di Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze, con la collaborazione di Coop Italia, e dalla onlus Movimento Shalom di San Miniato che da cinque anni portano avanti progetti di solidarietà e cooperazione in Burkina. In seguito al coinvolgimento di soggetti importanti come la Regione Toscana, il Governo e la Comunità Europea oggi finalmente assistiamo all’atterraggio del primo cargo di fagiolini TerraEqua. Uno sbarco che avverrà a cadenza settimanale fino a metà marzo, in modo da coprire il periodo in cui in Italia i fagiolini sono un prodotto fuori stagione. L’accordo commerciale è stato siglato lo scorso anno fra Coop Italia e la Scoo.bam di Kongoussì, un coop. agricola che dà lavoro a 8.000 contadini di 24 villaggi, 100 Km a nord di Ouagadougou. Il raccolto proviene da quest’area in prossimità di un bacino artificiale: 25 ettari coltivati nella savana, con il deserto ad alcune miglia. Uno dei problemi da superare era la situazione estremamente complessa del paese dal punto di vista della logistica e dei trasporti interni. Grazie all’accordo, e all’intervento della Regione Toscana, oggi i fagiolini arrivano freschissimi all’aeroporto di Pisa. In Burkina l’operazione è stata resa possibile grazie anche alla Ong burkinabè Adapa, che fornisce in affitto congelatori, trattori, camion, insomma tutta l’attrezzatura necessaria per una coltivazione e un’organizzazione logistica efficiente. Nella lingua locale Burkina Faso significa “Terra degli uomini onesti”, ed è una delle nazioni che più di ogni altra ha bisogno di solidarietà internazionale. L’accordo però non è solo questo: non porta assistenzialismo e non “droga” l’economia locale con regalie, ma getta le premesse per un vero e proprio sviluppo autoctono. Coop Italia si impegna ad acquistare l’intero raccolto di fagiolini per cinque anni: in cifre si tratta di 500 tonnellate di prodotti ogni anno, pari a un giro d’affari di 900 mila euro annui, con una tendenza a crescere fino a 1500 tonnellate verso la fine dell’accordo quinquennale. Già dalla prossima primavera però ai fagiolini si aggiungeranno anche le cipolle prodotte dal piccolo villaggio di Pikioko. I fagiolini burkinabè saranno messi in vendita nei supermercati in confezioni da 750 gr, riconoscibili dalla scritta TerraEqua. Il prezzo di acquisto al fornitore è di 2,25 euro a confezione, quello di vendita nei supermercati di 2,54 euro a confezione (un prezzo che può subire piccole variazioni secondo le zone di vendita). Il fornitore riceve da Coop Italia un prezzo equo e garantito nel tempo, che consentirà alla cooperativa agricola burkinabè anche un margine per ulteriori investimenti. Si offre così continuità e sicurezza all’interscambio commerciale nel settore agricolo del Burkina Faso, concetti praticamente sconosciuti in uno degli stati più poveri del mondo.
Burkina Faso