4 motocrossisti tedeschi naufragano su spiaggia elbana.
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 09 gennaio 2007
LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano aveva lanciato solo da poche ore l'allarme sulle moto da cross straniere nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e chiesto ai sindaci di intervenire che arrivava direttamente dalla Capitaneria di Porto la notizia del "naufragio" di quattro motociclisti tedeschi a Cala dell'Inferno, nel Comune di Rio nell'Elba ed in piena area protetta. I quattro crossisti abusivi, che avevano violato una caterva di articoli della legge 394 '91 e di quella regionale sul traffico fuoristrada, dopo essersi inoltrati nel pomeriggio di domenica fino all'insenatura non riuscivano a risalire dalla spiaggia e sono stati recuperati ormai a notte addirittura da una imbarcazione della Capitaneria di Porto a sua volta allertata dai Vigili del Fuoco. Le moto sono state recuperate successivamente (da chi e come?). Ci chiediamo se il Parco sia stato informato dai "recuperatori" ed abbia dato il nulla-osta per questo recupero di mezzi che erano stati introdotti abusivamente e lasciati su una spiaggia protetta dopo esserci arrivati muovendosi su un percorso fuoristrada in un ambiente ricco di specie vegetali protette da direttive europee. Ci chiediamo quanto sia costato questo recupero ai cittadini italiani e quanti tra Vigili del fuoco, uomini della Capitaneria e soccorritori siano stati distolti per questo da compiti più importanti. Ci chiediamo anche come mai questi motocrossisti vengano così volentieri e così numerosi dalla Germania e da altri paesi del nord Europa per fare dentro un Parco Nazionale attività che da loro non si sognerebbero nemmeno di pensare. Speriamo che le indagini del Corpo Forestale dello Stato, che sappiamo essere in corso, portino ad una sonora punizione pecuniaria dei tedeschi, alla verifica di tutti i reati compiuti ed al pagamento degli eventuali danneggiamenti dell'ambiente commessi. Speriamo anche che le forze dell'ordine scoprano la rete di complicità economiche che porta i crossisti stranieri a svolgere attività vietate e escursioni illegittime in un parco nazionale.
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