Sinistra divisa in consiglio provinciale su una questione assai delicata come il Piano Strutturale del Comune di Porto Azzurro passato come di norma al vaglio della Provincia nei tempi che intercorrono tra adozione da parte del competente consiglio comunale e la sua approvazione definitiva. Un atto che dovrebbe portare a compimento un tribolatissimo iter dello strumento, che necessiterà, prima di trovare attuazione del varo dei regolamenti discendenti a partire da quello urbanistico. Come dire che se a Portoferraio (per i tempi neccessari a raggiungere la certezza urbanistica) si piange e Porto Azzurro non ci si sganascia dalle risate. Le 170 case che si vagheggiano nel Piano dovranno ionsomma attendere un bel po' prima di vedere (partigianamente speriamo mai) la luce. Ma cosa è accaduto in Provincia? Un caso politico: la Giunta Kutufà ha (è vero) incassato il voto favorevole del centrodestra, ma ha pagato con l'astensione del consigliere Cioni e con l'uscita dall'aula del longonese Mario Martorella, storico esponente della sinistra diessina che ha visto sommare la sua protesta al voto contrario di Rifondazione. Si è un po' ripetuto, mutate le circostanze, quello che accade anni fa al Consigliere provinciale (ed ex-sindaco marinese) De Fusco arrivò a dimettersi a seguito dell'approvazine da parte del Consiglio Provinciale di uno strumento predisposto dal Comune Marinese. La netta contrarietà di Martorella alle idee guida sottese all'impianto degli elaborati tecnici presentati dalla giunta Papi, deriva soprattutto da una diversa concezione della portualità. Il consigliere del correntone si oppone in ogni maniera alla abolizione dello scalo del traghetto Toremar a Porto Azzurro si rifiuta di pensare ad un porto riempito di pennelli, crede siano improponibili per impatto estetico ambientale e funzionale banchinamenti sotto le scogliere a picco, insostenibili dal biosistema marino altre centinaia di ormeggi a Mola, frontemare di uno delle più preziose zone umide dell'arcipelago e si può scommettere che troverà su questa serie di argomentazioni buona sponda tra gli ambientalisti e presumibilmente nell'Ente Parco ed oseremmo sperare perfino della Regione Toscana visto che quello è un Sito di Interesse Regionale. In primavera a Porto Azzurro si va al voto con questi presupposti c'è da attendersi una campagna elettorale al calor bianco di cui in contestato piano sarà certo un elemento centrale.
Mario Martorella