Lunedì 4 Dicembre Rio Marina ha festeggiato la sua patrona, Santa Barbara, protettrice di minatori, Vigili del fuoco, artificieri, e di tutti coloro che lavorano col fuoco e gli esplosivi. Per il sesto anno, con “Ricordando il fischio della sirena” l’amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio alla sua storia mineraria. Tre testimoni diretti di questa storia, tre minatori anziani della classe 1923, sono stati premiati dal sindaco, Francesco Bosi, nella sala del consiglio comunale: Tebaldo Regini, Giuseppe Tonietti e Bernardino Gambetta. In un consiglio comunale aperto e partecipato dalla popolazione, il sindaco ha poi conferito la Santa Barbara d’oro, benemerenza civica istituita due anni fa e destinata a quei concittadini che abbiano acquisito particolari meriti nella vita sociale e civile della nostra comunità, contribuendo al suo prestigio. Le medaglie con l’effigie della Santa sono andate quest’anno a Marcello Gori, Gabriello Paolini, Luciano Barbetti, Amelia Tamagni. Le motivazioni: Marcello Gori: Entrato nel 1968 nel direttivo del Centro velico elbano, ne ha assunto la presidenza nel 1988. Durante questo periodo il Cve ha raggiunto elevati livelli organizzativi ed agonistici: sono stati disputati numerosi campionati e prestigiose regate nazionali ed internazionali di derive olimpiche e d’interesse federale. Grazie al suo impegno e alla sua dedizione i nostri atleti hanno raggiunto notevoli risultati, soprattutto nel settore giovanile, e il Coni e la Federazione italiana vela hanno premiato il suo lavoro con importanti incarichi dirigenziali e con la Stella di Bronzo al Merito sportivo. Alla sua opera instancabile si deve anche il successo del periodico La Piaggia, che da oltre vent’anni rappresenta un punto di riferimento per tutti i riesi. Gabriello Paolini: Succeduto al padre Antonio, benemerito fondatore della Misericordia di Rio Marina, ha diretto l’associazione per oltre 30 anni, potenziandone i mezzi, ampliando i servizi e facendo crescere intorno a sé una nutrita leva di giovani volontari. A Gabriello Paolini, che ha svolto per lungo tempo anche funzioni di soccorritore, si deve anche la nascita del gruppo Donatori di Sangue “Fratres”. Nel 2002 gli è stata conferita dalla confederazione delle Misericordie d’Italia la Croce al Merito della Carità, per 50 anni di servizio nel volontariato. Luciano Barbetti: Da oltre vent’anni scrive i testi delle commedie in vernacolo messe in scena dalla Nuova Compagnia Riese. Al suo umorismo, talvolta arguto e salace, ma mai scomposto, si deve gran parte del successo che la nostra filodrammatica raccoglie ogni anno su tutti i palcoscenici dell’Elba. Nella sua ventennale attività di autore Luciano Barbetti ha svolto anche un prezioso lavoro di ricerca e recupero delle nostre tradizioni e del nostro vernacolo che altrimenti rischiavano di andare perduti. La sua opera rappresenta anche un ottimo veicolo di promozione del nostro paese verso gli ospiti estivi dell’intera isola, che hanno sempre accolto con grande favore le opere teatrali della Compagnia. Negli ultimi anni ha rivelato anche una delicata e sensibile vena poetica che ha riscosso consensi e riconoscimenti. Amelia Tamagni: Ha dedicato la propria vita al servizio della comunità, in innumerevoli e spesso silenziosi atti di solidarietà rivolti agli anziani, ai bambini e ai giovani, ai quali ha saputo in particolare insegnare e partecipare il valore dell’impegno sociale e del volontariato e per essere stata la colonna portante della storia della Misericordia di Cavo che, grazie alla sua forza di volontà e alla sua determinazione, ha potuto realizzare l’obiettivo di costruire la struttura, oggi sede dell’associazione, bene prezioso per l’intera cittadinanza. Dopo il conferimento delle benemerenze, le celebrazioni sono proseguite con la santa Messa, officiata nella chiesa intitolata alla Santa, e con il concerto della corale “Santa Barbara”, che per la prima volta ha eseguito la versione integrale della preghiera del minatore, finalmente ricostruita con un lavoro minuzioso di ricerca.
santa barbara d'oro