Cara Anna, Confesso che sono rimasta stupita della tua puntigliosa esternazione sulla questione del referendum sul comune unico. Ne sono stupita come donna, che da tanti anni, faticosamente, fa politica e sa quanto costa cercare di allargare le opportunità democratiche. Ritengo infatti che proprio noi donne dobbiamo, in ogni modo, favorire e valorizzare le occasioni di partecipazione e decisione dei cittadini. Non mi interessa infatti, in questa fase, fare una battaglia in punta di coltello sulle eventuali e future competenze o sulle modalità dei possibili ed eventuali luoghi di decisione. Oggi ci viene data la possibilità di poter decidere qualcosa di concreto per il nostro territorio e credo che l'opportunità di svolgere il referendum sia un'occasione fondamentale per la nostra isola. Dai tempi di Napoleone giochiamo la carte dell'isola territorio definito ma diviso burocraticamente. C'è una letteratura poderosa sul tema, sia a favore che contro l'unità. Però ai cittadini, tutti, è stata data la possibilità di decidere e dare il proprio parere e in questa fase si stanno raccogliendo le firme per chiedere alla Regione Toscana di indire il referendum per scegliere, se vogliamo, un nuovo modello istituzionale. Finalmente gli Elbani potranno decidere effettivamente quale tipo di governo isolano vogliono. Se sarà un sì ci sarà il comune dell' Elba, se sarà un no rimarremo così con i nostri otto piccoli comuni, ma almeno i cittadini avranno contribuito fattivamente ad una scelta fondamentale per il futuro della nostra amatissima isola. Per questo ritengo il referendum un'occasione straordinaria, una grande esperienza di democrazia e per questo dobbiamo permettere che si realizzi e non venga abortita sul nascere. Per questo ritengo importante raccogliere le firme, proprio per poter esercitare il diritto di decidere di noi stessi.
schezzini ufficio catalina