Torna indietro

Controcopertina: Luci ed ombre dell'informazione elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 05 dicembre 2006

"La liberta’ che abbiamo adesso ce la siamo presa"…cosi’comincia il film di Sabina Guzzanti "Viva Zapatero" che racconta la storia del programma Raiot, simbolo di una censura meschina che in Italia ha trovato humus sul quale proliferare. Un terreno fertile, oltre che per i potenti, infastiditi da una satira che fa pensare, urta tutti i loro portaborse, servi, prestanome e pecore da passeggio pronte a farsi vedere dal capo sfilare col cero giusto in mano a difesa di chissa’ quali valori. In Italia siamo al 53° posto per quanto riguarda la liberta’di informazione, e quindi di pensiero. E all’Elba? All’Elba per fortuna, l’informazione che fanno i vari blog e forum internet,dove tutti possono accedere, ha affiancato quella dei classici quotidiani e gli altri media. Dei blog si puo’dire tutto il bene e il male possibile, ma non che non siano uno strumento di liberta’. Un problema dei blog è l’anonimato consentito, che a volte accomuna i messaggi che vi trovano alle offese che con uno spray tempo fa sarebbero state scritte sui muri delle fortezze. I muri ci hanno guadagnato e i forum internet rimangono lo stesso pieni di insulti anonimi e variegati. Su internet il sito piu’ frequentato all’Elba è Elbareport, che mantiene un invidiabile (e invidiato) primato, ma quanto potra’ resistere Zio Sergio (attaccato da amici, avversari, parenti e nipoti) prima che, novello Enrico Toti, lanci la sua Olivetti lettera 22 contro il nemico? Gli suggerirei di far diventare la sua creatura un puro giornale d’opinione, e di aumentare gli “A Sciambere” lasciando alla brava Elena Maestrini l’onore e l’onere della cronaca e degli aggiornamenti vari. Cosa ci rimane? un panorama che vede i soliti noti: Da un Tirreno dalle ingannevoli civette: Muore sucida a dodici anni (sottotilo in piccolo: un gallo per indigestione di becchime!), ma che ha come freccia al suo arco una Rovini sempre in prima linea, una Nazione per scelta equidistante e fedele ai fatti, un Lisola frenata dalla sua settimanalita’, un Corriere Elbano perso nei meandri di una nicchia di cultura, uno Scoglio dalle uscite troppo dilatate. E sul fronte monopolio tv? Che dire della tv locale, per la quale ho scritto, ripreso, sbobinato, presentato, cantato, interpretato, reclamizzato, rischiato la macchina e lo specchietto, per sei anni? Teleelba è si una tv privata, non paghiamo certo il canone per vederla, ma da chi si rivolge alla gente con per informare, va preteso piu’ rigore, piu’ rispetto verso un pubblico che ha (purtroppo) una sola scelta se vuole vedere in TV i fatti che accadono sotto casa sua. Un pubblico che dopo essersi sorbito ore di pubblicita’ fatta di distributori spaziali e stilisti, rinuncia a Striscia la Notizia (quella vera, non quella che presentavo io!) per vedere il tg locale. Un tg che, oltre ad essere molto gradito agli sponsor, quasi tutti piccoli innocenti, non informa, a mio avviso, correttamente neanche sui vari fatti gravi ed importanti che in questo periodo interessano l’Elba. Un esempio per tutti? La minaccia criminalita’ organizzata, che addirittura fa giungere qui la carovana antimafia, viene liquidata dall’emittente locale con tre interviste a tre bravi vecchietti che prendono il sole alle Ghiaie, e che, affascinati dalla bella giornalista, rispondono che all’Elba non c’è la mafia “perche’ c’è il sole e il mare e si sta bene”. E se erano a Napoli che dicevano? Che si sta bene “perche’ c’e’la pizza e il mandolino"? Nessuna intervista a un Peria (regolarmente in onda pero’ quando prende i berci di qualche commerciante incazzato), nessun intervista a un comandante della Guardia di Finanza (ripreso pero’ da ogni angolazione mentre gioca a calcetto), nessun approfondimento sulle varie indagini. Addirittura acquista piu'importanza il fatto che Bosi non ci sia andato, uno su quattrocento. Si lascia pero’ spazio a argomenti ben piu’interessanti, come la lenta agonia del Pino Morente, con tanto di sottofondo funebre (a quando il trasporto sul lapino del Posini?) e alla sagra della carota di Venturina,(sponsorizzata dallo stilista!) e cosi’l’informazione è servita. Quindi per riempire il resto del tg un bell’attacco all’ASA e all’ESA che non guasta mai, si aggiunge l’ennesima replica del concerto di natale 2002, e un po’ di violinista russo, e il palinsesto è bello e pronto, fino all’arrivo della maga che vende i numeri vincenti ai poveracci speranzosi. Mi fermo qua, perche’ovviamente i benpensanti e gli schiavi di turno avranno gia’ chiosato che uso questo spazio( come gia’ fece anni fa qualche randagio adesso col collare) per gettare fango sui chi ha lavorato gomito a gomito con me ,( salvo poi pugnalarmi alle spalle). Chi mi conosce sa che queste cose le ho sempre pensate, e ultimamente anche dette, e percio’ che come per magia, mi sono trovato processato da amorevoli prestanome fino a giungere ad un doloroso licenziamento. Di questa Kafkiana situazione (gli indagati che processano i testimoni!) non mi pento certo, mi siedero’ come Confucio sulla riva del fiume, magari con qualche pomodoro in mano, e continuero’ a camminare (correndo correndo) a testa alta. Chiudo facendo immodestamente mia la frase della Guzzanti con la quale ho aperto :”la liberta’che ho adesso me la sono presa!”, e state sicuri che la difendero’ con i denti. Ringrazio tutti per l’attenzione, in particolare Sergio Rossi (“vagabondo che son io..soldi in tasca non ne ho, ma lassu’ m’è rimasto ZIOOOOO”),Luana, Elena, Danilo, Roberto, Angelo, Daniele, e chi per strada mi fa i complimenti. Scrivetemi,la mia mail e’ mauromeoni@libero.it (libero non a caso). O scrivetemi anche su Elbareport. Mauro Meoni Caro Mauro Mi son preso una settimanetta prima di pubblicare la tua lettera perché le questioni che poni sono delicate ed hanno bisogno di ponderate risposte. Su alcuni punti i nostri giudizi non collimano: per me un blog si configura più come una “tribù informatica” che come un mezzo di vera e propria informazione, nel senso che tende ad aggregare persone che abbiano una corrispondenza di amorosi sensi, come è accaduto per “Camminando” che ormai può essere considerato “la voce del popolo della destra elbana” appena screziata da rari “eroici” interventi di qualche sparuto alfiere della sinistra. Chiarisco che nel fare questa classificazione io non metto niente di negativo, anzi, trovo interessante che questo pensiero di una fetta di popolazione trovi uno strumento per manifestarsi. Quanto all’anonimato per me è compatibile con il gioco e con la presa per i fondelli; ma non amo i coniglioni (laddove la seconda sillaba potrebbe essere pure tolta) che anonimamente sputano sentenze o peggio gettano fango addosso ad altri. Altra questione: un organo di informazione deve essere “imparziale”? Per pensare di riuscirci informando si può essere solo o notai o utopici o ipocriti. I giornalisti più corretti per me sono quelli che dichiarano apertamente da che parte stanno, e danno alle idee degli altri la stessa dignità che alle proprie. Di conseguenza non mi fa sobbalzare il constatare che Teleelba sia (momentaneamente) funzionale al centrodestra, dato incontestabile come il fatto che Elbareport ha un taglio di sinistra (senza risparmiare alla sinistra critiche che in altri organi non abbiamo mai visto rivolgere alle amministrazioni di centrodestra). E' vero però che l’emittente (e la news) hanno tenuto un profilo assai basso ragionando di inchieste della magistratura: (prima “politica e affari” a Portoferraio, poi sulla presenza della criminalità organizzata) che guarda caso toccavano più o meno marginalmente i suoi sponsor e la sua stessa struttura (attenzione comunque: tutti innocenti fino al terzo grado di giudizio o sentenza passata in giudicato). Tutto ciò fino ad un certo punto è comprensibile e umano, come è comprensibile da parte di un cartello di operatori e politici del centrodestra l’operazione (fatta a tavolino) di riunire sotto in un unico cartello informativo loro favorevole TV, Radio (per quel che conta) e Blog, iniziativa completata con il varo di una news on line. Una santa alleanza pensata per “contrastare” la presenza di altri organi che si ritenevano “nemici”. Per questo ci risulta che qualcuno in via del Falcone catechizzasse con grande sprezzo del ridicolo i nuovi adepti: “I nostri nemici sono Luana Rovini e Sergio Rossi”. Certo tutto ciò deve essere costato e costa palanche ma Parigi (ed in prospettiva la Biscotteria) valgono bene una messa. Ma vedi Mauro come sono mutevoli la vita e la politica! Certe volte anche gli sponsor e gli sponsorizzati (siano essi strutture informative o partiti) mutano d’accento e di pensier. Come spiegare altrimenti la presenza del Gazebo del Dico alla festa dell’Unità? Soprattutto come spiegare che qualche mese fa dai Diessini e dalla Margherita venivano fortissime pressioni sul Comune perché affidasse la gestione dei suoi servizi informativi al gruppo di TeleElba? Sarebbe stato un marchiano errore comunicativo, poiché avrebbe fornito una specie di esclusiva informativa ad un gruppo incaricato di cantarsela e suonarsela, ponendo tutti gli altri fruitori dei servizi informativi del comune, in stato di intollerabile dipendenza. Sarebbe stato un micidiale errore politico, anche se forse era parte di un processo per la creazione di una nuovo cartello, stavolta in prospettiva elettorale, centrista e con meno puzze urbanistiche sotto il naso della attuale maggioranza portoferraiese. Poi dopo l’operazione Marata non se ne è più sentito parlare, sono calate le interviste agli amministratori portoferraiesi, sono aumentate le critiche soprattutto al Sindaco di Portoferraio e all'assessore Palmieri (altri due nemici?). Altra questione: Caro Mauro i giornali sono sempre migliorabili ma la via che mi indichi, diventare più un giornale di opinione, moltiplicare gli A Sciambere, trova due ostacoli, il primo è che per me è già un mezzo miracolo scrivere un corsivo il giorno (i "corsivisti" professionisti fanno solo questo) e poi mettere insieme il resto del giornale, il secondo è che un giornale che cresce per lettori ad un ritmo medio del 20% (e passa) ogni anno, un po’ apprezzato mi pare sia così come è impostato. I cambiamenti si possono fare (ed in una certa misura si debbono fare) .. ma progressivamente. In ultimo mi capirai se non entro direttamente nel contenzioso tra te ed i tuoi ex-datori di lavoro, posso solo augurarti di trovarlo presto un nuovo lavoro, non perché sei mio parente ma perché è un diritto fondamentale di tutti lavorare.


pf panorama da grotte

pf panorama da grotte

comune portoferraio palazzo comunale biscotteria

comune portoferraio palazzo comunale biscotteria