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Verdi: telemedicina e altre buone intenzioni della USL

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 13 maggio 2003

Il Progetto Elba 2 (Anno 2002) - dell’ASL 6 - insieme a molte indicazioni e problematiche, tratta anche del collegamento informatico del presidio di Portoferraio, sottolineando come “…la condizione di isolamento dell’isola richiede di attivare iniziative come la telediagnosi, la teleconferenza, l'accesso ai sistemi di prenotazione e alle banche dati sanitarie, etc. utilizzando in questo modo al massimo livello le potenzialità della telemedicina". Di questo tipo di collegamenti informatici oggi è attiva solo la telediagnosi, ma a quanto ci è dato conoscere, non si può sempre fare affidamento su questo tipo di assistenza. A dimostrazione di ciò possiamo riportare la testimonianza di un episodio avvenuto nei giorni scorsi (martedì 6 Maggio) . Un paziente è giunto al Pronto Soccorso di Portoferraio con un ictus in corso. Non è stato possibile fare, come il caso richiedeva l'esame TAC. Dal 2000, anno della sua installazione ad oggi, Maggio 2003, (salvo alcuni brevi periodi che hanno visto la presenza del personale tecnico competente) non c'è nessuno in grado di compilare e leggere un referto. Non è nemmeno possibile, dato il protrarsi della manutenzione sulle linee telefoniche, collegarsi con l’ospedale di Livorno per avere nel più breve tempo possibile una telediagnosi. Dobbiamo solo elogiare i medici del Pronto Soccorso dell’ospedale portoferraiese che con prontezza hanno allertato il servizio di elisoccorso. Una volta tanto i cittadini elbani sono stati uguali a quelli di Piombino, Cecina o Livorno della cui ASL n.6 fanno tutti parte. Una vita non può dipendere da una linea telefonica momentaneamente sospesa, e poi se le condizione meteo non avessere consentito l'atterraggio dell'elicottero? Troppi se. Non è accettabile il fatto che la nostra vita dipenda sempre da una serie di circostanze favorevoli, da medici efficienti che non guardano a quanto possa costare chiamare l’elicottero e dalle condizioni meteorologiche favorevoli. E’ forse troppo chiedere che prima di tutto siano presenti dei medici in grado di fare una TAC e di leggerla nel più breve tempo possibile? Inoltre come già da noi auspicato, questa nostra comunità insulare ha urgente bisogno della presenza quotidiana di numerosi specialisti, ad esempio l’oculista. Forse non tutti sanno che il tempo di attesa per una sua visita è di due mesi. Chiediamo urgentemente anche spiegazione del fatto che dal 29 marzo data di inaugurazione del nuovo blocco delle sale operatorie ad oggi, queste sono ancora chiuse e oggetto ancora di lavori. Tutto questo ci sembra veramente eccessivo.


ospedale 2

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