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Orari e disagi del servizio Toremar per l'Elba Orientale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 12 maggio 2003

Sono diversi giorni che leggiamo i nuovi orari della Soc. Toremar, per cercare di comprendere come funzionano. Probabilmente non siamo delle “aquile”, ma per capire questi nuovi orari bisogna star sempre con il calendario in mano e, più d’ogni altra cosa, non bisogna essere daltonici. Riteniamo che la composizione a colori delle fasce orarie sia ridicola e offensiva, soprattutto per i soggetti più deboli, per gli anziani e per tutti coloro che hanno difficoltà di lettura. Una composizione oraria che mal si concilia con i bisogni dei residenti, dei pendolari e dei turisti. La legge n. 169, che regola il trasporto marittimo pubblico per le isole minori, si pone l’obiettivo d’incentivare lo sviluppo socio-economico delle comunità locali e, tra le altre cose, prevede che per la formazione degli orari, la Toremar è tenuta a sentire la Regione Toscana. In passato veniva effettuata la conferenza degli orari alla quale partecipavano oltre alla Toremar, la Regione, la Provincia, i Comuni Elbani, le Organizzazioni Sindacali, le Ferrovie dello Stato e le Aziende Locali di Trasporto. Un’iniziativa, questa, dalla quale scaturivano orari sicuramente più validi degli attuali. Questi, non solo costringono il cittadino a consultare quotidianamente il depliant-orario composto di ben 24 pagine ed a tenerlo sempre in tasca, ma hanno aggravato il problema delle coincidenze tra i vari servizi pubblici di trasporto, creando quindi ulteriori difficoltà agli utenti. Per non parlare dei disagi sopportati dai lavoratori pendolari. Gli orari non sono in linea con la tesi di sviluppo socio-economico dell’Elba. Non si pongono l’obiettivo di un possibile prolungamento della fascia oraria nelle ore notturne, come iniziativa finalizzata alle nuove esigenze dei residenti e dei turisti. Probabilmente per chi ha approvato tali orari, le esigenze economiche e di bilancio della Toremar hanno prevalso sugli interessi degli elbani. Tra l’altro, quest’orario e le sue continue variazioni (martedì, mercoledì e giovedì un orario, lunedì, venerdì, sabato e domenica un altro) rende difficile l’uso della linea A3; una linea da sempre penalizzata dalla Toremar. Si parla di alleggerire lo scalo di Portoferraio ma, nei fatti, niente si tocca. I DS del versante orientale elbano fanno appello ai Sindaci, alla provincia ed alla Regione affinché sia modificato questo stato di cose.


toremar nave

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