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Leonida Foresi pronto a offrire migliaia di sue foto per una mostra permanente elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 07 luglio 2010

Vincenzo finanziò Napoleone per farlo tornare al potere in Francia, dopo l'esilio elbano, Raffaello fu esperto in mineralogia, Sandro si distinse come scrittore, Giuliana è massima esperta enologa. Sono alcuni illustri personaggi della stirpe Foresi, che fanno o hanno fatto la storia dell'isola. Uno di loro, Leonida Foresi, 96 anni, decano dei giornalisti, ha un sogno nel cassetto: veder realizzata una mostra permanente del suo archivio fatto di migliaia di immagini storiche. Un museo che ha uno sponsor d'eccezione, Roberto Peria, il sindaco, sponsor nel senso che ritiene la proposta importante e da attuare. Ancora curvo sulla sua Olivetti, Leonida partecipa alla composizione della sua creatura: il Corriere Elbano, periodico da qualche anno diretto da Massimo Scelza. Leonida ora vuole concedere, in uso, il suo enorme patrimonio fotografico. “E' importante- dice Foresi- trovare una collocazione permanente. Tutti i cittadini e gli ospiti potranno godere di queste istantanee storiche”. Si dice che il parco fotografico sia costituto da migliaia di pezzi e, ad esempio sono oltre 200 gli scatti dedicati solo alla Darsena medicea. Una serie di "cartoline" che vanno dal 1900 alla dopoguerra e fino ai nostri giorni. E il sindaco Roberto Peria è favorevole. “Si tratta di materiale di grande valore- commenta - che la nostra città ha già apprezzato nella mostra estiva del 2009. Porteremo in Giunta l'argomento e senza dubbio l'assessore alla cultura Giuzio prenderà a cuore la questione”. Leonida è noto anche per le sue pubblicazioni riguardanti il costume locale, ed anche per “Elba d'autore” scritto con Canestrelli, che narra di grandi scrittori legati all'Elba, tra cui Moravia. Non solo, l'anziano giornalista è un valente caricaturista, e con la sua matita ha ritratto numerosi personaggi della città descritti poi anche in poesia. Ovviamente è anche testimone e protagonista di numerose vicende. Negli anni Quaranta addirittura salvò l'Audace. “Nel 1946 riuscii feci risorgere la società sportiva in crisi profonda, raccogliendo in una sola serata 7 mila lire, con una Rivista al teatro dei Vigilanti. Fui io stesso a scrivere le scenette e in quella serata feci il prestigiatore. Ricordo Osvaldo Forti- conclude- Sardella, Mario Bindi e Elbano Marianelli e tanti altri. A quel tempo il presidente dell'Audace era il professor Contegno e alla prima riunione dei soci riuscimmo a dare alla società sportiva 70 mila lire”. Ora Leonida attende risposte alla sua proposta. Saranno senza dubbio positive.


piazza cavour leonida epoca

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