E’ forse il monumento più simbolico di Portoferraio quella torre, massiccia ma elegante, che si lascia sulla destra entrando e che è l’estrema propaggine del Compendio Mediceo della Linguella. Il suo nome ufficiale sarebbe "Torre del Martello" ma tutti i portoferraiesi la chiamano “Torre di Passanante” ricordando un cuoco lucano, Domenico Passanante, forse un poco frettolosamente definito dagli storiografi “anarchico”, che vi soggiornò per lunghi anni, ristretto in condizioni di detenzione disumane, (la sua cella era sotto il livello del mare che lambisce la torre). Domenico Passanante, che nei suoi anni uscì completamente di senno, e si spense successivamente in un manicomio criminale, si era “meritato” quella pena tentando di uccidere nel il Re d’Italia Umberto 1°, (il molto cosiddetto “Re buono”), fallendo l’impresa portata a compimento molti anni dopo da Gaetano Bresci. Da Roma apprendiamo che è in lavorazione un film sulla vita del cuoco lucano che si intitolerà probabilmente “Domenico Passanante, nemico del Re” la cui regia è stata affidata a Paolo Di Nicola, in questa fase della lavorazione il cineasta sta raccogliendo materiali documentativi. E stato annunciato che ovviamente si dovranno raccogliere anche le immagini dell’isola d’Elba ed in particolare della Torre. Purtroppo dopo i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale che l’avevano semidistrutta, la “Torre di Passanante” fu restaurata recuiperando l’aspetto esterno originale, ma che fu anche oggetto di un’assurda ristrutturazione dei locali interni, che ne stravolse completamente l’identità architettonica. Tutto questo nonostante che si disponesse di documentazione tale che si sarebbe potuto ricostruire esattamente quello che c’era all’interno, annessa la cella di chi aveva lasciato il suo nome alla Torre.
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