Nell’ultima riunione dell’Ambito Territoriale di Caccia dell’Isola d’Elba, alla presenza dell’Assessore Provinciale Franchini, è emersa una situazione di gravissime irregolarità amministrative che hanno portato l’ATC – un Ente previsto dall’articolo 14 della legge 157 sulla caccia - a non presentare ed approvare i bilanci degli anni 2000, 2001, 2002, intanto si sono accumulati ben 90.000 euro non spesi, mentre molti cittadini attendono da troppo tempo i risarcimenti dei danni causati dai cinghiali e che l’ATC non rifonde. LEGAMBIENTE ha espresso, per la prima volta, sul finire del 2002 un proprio rappresentante nell’ATC dell’Elba, quindi non è non vuole essere in alcun modo coinvolta in questa strana gestione dell’ATC e non intende dare nessuna copertura ad un andazzo amministrativo che ha dell’incredibile e che è stato determinato dalla componente nettamente maggioritaria: i cacciatori, che da sempre esprimono i dirigenti del Comitato di Gestione dell’ATC e che addirittura occupano, attraverso la sedicente associazione ambientalista Ecoklub, anche il posto che spetterebbe ad un vero rappresentante delle Associazioni ambientaliste. Per questo il rappresentante di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano sospenderà ogni partecipazione alle riunioni del Comitato di Gestione dell’ATC finchè non saranno sanate queste intollerabili irregolarità. Vista la gravità ed il perdurare della situazione, LEGAMBIENTE chiede alla Provincia di Livorno di commissariare l’ATC dell’Elba, intervenendo per riportare l’A.T.C. alla normalità amministrativa e per avviare un’opera di revisione puntuale dei bilanci 200, 2001, 2002 che non può certamente essere affidata a chi è stato inadempiente. Infatti l’articolo 13 – Compiti dei Comitati di gestione degli A.T.C. della Legge Regionale 3/1994 dice esplicitamente: “ 9. in relazione alle attività di propria competenza, ciascun comitato di gestione predispone progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del programma annuale di gestione provinciale e la relativa rendicontazione, secondo quanto previsto dallo specifico regolamento. La Provincia provvede a finanziare i predetti progetti finalizzati ai sensi dell’art. 50, 1° comma, lett.d). 10. La Provincia esamina la rispondenza fra attività svolte, direttive impartite e fondi erogati e dispone gli opportuni atti a tutela dell’interesse dell’Amministrazione.” Inoltre, LEGAMBIENTE chiede che i 90.000 euro, incredibilmente non spesi, siano usati immediatamente dalla Provincia per risarcire i danni subiti dagli agricoltori e dai cittadini a causa della proliferazione dei cinghiali introdotti dai cacciatori e per fornire agli agricoltori chiusini per la cattura e recinti elettrici e reticolati. Solo dopo questo risanamento ed i dovuti risarcimenti si potrà investire nuovamente per il cosiddetto ripopolamento faunistico che, di fatto, si risolve in lanci di selvaggina di allevamento “pronta-caccia” che hanno portato alla scomparsa dall’Elba della sottospecie endemica della Lepre italica (Lepus corsicanus), sostituita dalla Lepre europea (Lepus europaeus) introdotta dai cacciatori, ed al più che probabile inquinamento genetico della Pernice rossa (Alectoris rufa) per l’introduzione di Pernici Ciukar (Alectoris Chukar) o ibridate.
cinghiali bosco