Mentre il Pdci chiede che i cinque delegati della comunità del parco nel direttivo delle Foreste Casentinesi rendano note le loro esperienze in campo ambientale, nell’altro parco nazione si starebbe andando in tutt’altra direzione. A quanto pare il consigliere del parco Ginanneschi, già nominato dal ministro delle politiche agricole De Castro, si starebbe per fare da parte e le sue dimissioni aprirebbero la strada ad un rappresentante del comune dell’isola del Giglio (probabilmente il sindaco Brothel ndr), mentre almeno uno dei due consiglieri di nomina del ministero dell’ambiente sarebbe il sindaco di Campo nell’Elba Antonio Galli. Capraia sarebbe rappresentata da uno dei due ambientalisti scelti da Pecoraio Scanio su indicazioni della associazioni nazionali: Marida Bessi, per la Lipu, attuale capogruppo di minoranza nel comune isolano e capolista diessina della lista di centro-sinistra. Scelte che sembrerebbero dettate dalla necessità di svelenire il clima dopo le recenti dichiarazioni del neo-presidente Mario Tozzi che avevano suscitato un vespaio di polemiche proprio tra gli amministratori locali. Un risultato temuto dagli ambientalisti perché riprodurrebbe nel consiglio direttivo del parco l’esperienza poco brillante della comunità dell’area protetta e della creazione di una specie di “cordone sanitario” di amministratori (a forte prevalenza diessina) intorno a Tozzi, evidentemente giudicato poco affidabile nel rapporto con le amministrazioni. Infatti, si verrebbe a determinare una maggioranza nel direttivo del parco rovesciata rispetto a quella delle altre aree protette, con la presenza di almeno 8 amministratori locali sui 13 componenti del direttivo. Intanto, proprio all’interno dei Ds si fa più aspra la polemica sul nome del vicepresidente che vede contrapposte la sindaca di Rio nell’Elba Catalina Schezzini e l’assessore all’ambiente del comune di Capoliveri Milena Briano. Uno scontro che il prossimo 7 novembre potrebbe riservare qualche sorpresa nella votazione dei cinque membri del direttivo di competenza della Comunità del parco, visto che già nel passato il meccanismo di votazione ha consentito imboscate e ripensamenti e chi era sicuro della nomina è rimasto fuori. A chiarire tutto forse ci sarà l’attesa visita di Pecoraro Scanio e di Tozzi, per chiarire, tranquillizzare e prendere visione di una situazione politica e istituzionale che dire intricata è poco. www.greenreport.it
cartello parco volterraio