Mi riferisco alla lettera del sig. Martino Lanzi apparsa su Elbareport n. Num.2180 del 08 nov 2009. Senza voler nulla obbiettare sulla opportunità che vengano sempre e presto riparate le perdite come quella segnalata a Porto Azzurro vorrei però aggiungere alcune precisazioni. Io credo che, se i dati di portata della lettera sono realistici, dare molta importanza ad una perdita inferiore a 15 mc al giorno minacciando addirittura denuncie, sia fuori luogo visti e considerati altri elementi relativi agli acquedotti elbani, molto ma molto più rilevanti e che passano totalmente sotto silenzio mentre sarebbe su di essi che occorrerebbe puntare. Se per esempio si raffronta tale perdita con quella totale che normalmente affligge gli acquedotti elbani e che, in questa stagione di assenza turistica, può essere giudicata superiore ai 3000 mc al giorno dì acqua potabile, ci si accorge come si stia parlando di una vera inezia che non merita tanta attenzione. Qualora poi si volesse esaminare la situazione reale delle perdite e delle ragioni che le provocano, si noterebbe la concomitanza di due elementi fondamentali e cioè da una parte le condotte colabrodo e dall’altra la loro eccessiva pressione di funzionamento causata dalle particolarità singolarissime dell’Isola. Il verificarsi contemporaneo di queste due circostanze rende impossibile evitare perdite cospicue, e lo si constata in continuazione, anzi favorisce un elemento a prima vista paradossale ma verissimo. La presenza delle perdite durante i periodi di bassi consumi come sono quelli attuali, costituisce un provvedimento che madre natura attua per fare, in modo rudimentale ma efficace, un minimo di regolazione delle pressioni, provvedendo ad abbassarle proprio quando tendono ad diventare eccessive. Paradossalmente se un bel giorno fossero rifatte tutte le condotte e quindi eliminate totalmente le perdite, la pressione di esercizio aumenterebbe soprattutto di notte ad un punto da provocare nuovi guasti ed una consegna dell’acqua all’utenza inadeguata. Detto questo si sarebbe portati a pensare che chi scrive voglia giustificare una situazione gravemente anomala come quella di un servizio che spreca enormi quantitativi di acqua preziosa e costosa come sta accadendo in realtà all’Elba. Nulla di tutto questo. Tenute presenti le caratteristiche singolarissime dell’Isola, per evitare le perdite occorrerebbe non solo il rifacimento totale delle condotte stradali ma anche una rivoluzione generale dei circuiti idraulici che assicurasse in ogni momento ed in ogni luogo una pressione che rientri entro i normali limiti. Si tratta di due provvedimenti impossibili da attuare per il loro costo troppo elevato in senso assoluto ed anche relativo ai risultati ottenibili, che alla fin fine sono di modesta entità. In conclusione il problema del rifornimento idrico dell’Elba è sicuramente risolvibile in maniera economica e con buoni risultati ma presenta delle sfaccettature particolarissime per la cui risoluzione uno solo è il rimedio: avere a disposizione buona acqua, poco costosa ed in quantità sufficiente per soddisfare tutte le richieste ivi comprese le perdite anche se un po’ anomale. Mi auguro di poter tornare sull’argomento .
Perdita acqua Porto Azzurro 1