Corre il rischio di festeggiare il probabile scudetto juventino, a cui tanto tiene, ma non come voleva anzi sicuramente dove non aveva mai pensato di trovarsi, e cioè all’interno del Carcere livornese delle Sughere, dove è stato inviato dai Carabinieri della Compagnia dell’Isola d’Elba che lo hanno arrestato nella serata di mercoledì 7 Maggio nell’area portuale del capoluogo elbano, contestandogli il possesso abusivo di sostanze esplodenti. Il principale protagonista della storia è un trentacinquenne di Porto Azzurro che aveva acquistato a Piombino una partita di petardi, per il peso complessivo di dodici chilogrammi, aveva caricato il tutto sulla sua auto ed aveva tranquillamente traversato il canale. Ad attendere il protagonista della storia un altro elbano intenzionato ad esprimere la sua fede bianconera in maniera molto rumorosa, un trentenne capoliverese che ha ritirato dal “corriere del petardo” una parte del carico. Per sfortuna dei due al rendez-vous del trik-trak erano, certamente in maniera non casuale, presenti anche i Carabinieri elbani, che evidentemente avevano un lavoro di indagine in corso sul trasporto e che hanno piccionato in un colpo solo i due. La posizione un poco meno grave del capoliverese gli ha consentito di restare denunciato ma presso il proprio domicilio per l’amico invece dopo una nottata nelle celle di sicurezza di Via Manganaro c’è stata la poco gradevole trasferta a Livorno. Difficile che i due avessere realmente coscienza degli scherzi che possono fare 12 kg della polvere pirica usata per fabbricare i “botti”, una quantità capace di innescare un’esplosione devastante, dovranno prenderne atto nel proseguio della loro vicenda giudiziaria.
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