L’autunno che sembrava non arrivare mai è calato di colpo sull’Isola d’Elba, dove si è registrata una vera picchiata verso il basso del termometro. Dalle passeggiate tra le ginestre fiorite gli elbani sono passati precipitosamente a tirar fuori dagli armadi cappotti e giacche a vento. Le massime sono scese infatti in tre giorni di 10 gradi centigradi (6 nelle ultime 24 ore). La temutissima perturbazione che aveva messo in allerta la protezione civile e che poteva scaricare nella valle marcianese della Nevera secondo le prime previsioni fino a 150 mm di pioggia, è passata molto più sopportabilmente. Alla pioggia è seguito un forte vento di grecale che ha battuto i mari e le coste dell’elba con punte di forza 8 provocando che ha provocato però solo qualche rallentamento dei collegamenti marittimi con il continente. Dalla Sala Operativa della Guardia Costiera confermano che le condizioni non dovrebbero mutare fino alla giornata del 9 quando il vento ruoterà a Ponente mantenendo una forte velocità, fino a forza 6. Tempo quindi per restarsene a terra. Ma il grecale qualche guaio lo ha combinato anche a terra. I Vigili del Fuoco hanno dovuto muoversi dal distaccamento delle Saline nella mattinata dell’8 Novembre per intervenire nel centro storico di Capoliveri, dove alle ore 10 hanno dovuto rimuovere la parte discendente di una gronda che si era staccata e gravava su un lampione. Ordinaria amministrazione per i pompieri, che hanno fatto ritorno a Portoferraio dopo circa un’ora di lavoro.
Poggio fosso della nevera