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Muore sul lavoro schiacciato da un escavatore

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 06 maggio 2003

Tragedia sul lavoro a Zuccale nel Comune di Capoliveri, un operaio di 30 anni di età, Vincenzo Galvagno, ha perso la vita alle ore 9.30 circa di martedì 6 maggio. Secondo le prime rilevazioni sembra che la vittima dell’incidente stava lavorando con un miniescavatore, e nello specifico stava avanzando verso il cassone di un camion per riversare la terra prelevata con la benna dal mezzo, ma il Galvagno, per cause ancora da definire (i Carabinieri ipotizzano una distrazione dovuta allo squillare del cellulare) ha perso il controllo del mezzo che è caduto da un piccolo argine laterale al suo percorso. Non si è saputo se l’operaio abbia tentato di salvarsi lanciandosi dal mezzo o se sia stato involontariamente sbalzato, sta di fatto che l’escavatore gli è finito addosso, travolgendolo ed uccidendolo sul colpo per schiacciamento del cranio. Ma di quanto era successo, forse per una intera ora nessuno si è acconto, finchè a trovare il corpo del Galvagno privo di vita è stato un compagno di lavoro extracomunitario alle cui grida sono accorsi sul posto tutti i dipendendi della ditta. Di lì a poco arrivavano i Carabinieri di Capoliveri che iniziavano le indagini sull'accaduto e successivamente il carro funebre che portava la salma dell'operaio all'obitorio dell'ospedale di Portoferraio, dove resta a disposizione del magistrato. Durante i rilievi dei Carabinieri giungeva sul posto anche il padre della vittima, dipendente della stessa ditta, al quale i militari dell'Arma hanno pietosamente impedito di vedere il corpo straziato del figlio, e che è stato anche colto da malore. Per fatalità l’operaio che ha perso la vita lavorava da soli due giorni nel cantiere dello Zuccale, dove era stato trasferito dalla sua ditta da un altro cantiere a Campo nell’Elba, e dove si stava realizzando un grande insediamento composto da una villa principale ed alcune dependance, per conto di un facoltoso uomo d’affari tedesco, in particolare pare che la vittima dell’incidente stesse lavorando intorno alla realizzazione di tracce per la illuminazione del complesso. Il giovane operaio perito nell’incidente era di originario di Bronte in Sicilia ma risiedeva ormai da diversi anni nel Comune di Rio nell’Elba con la famiglia, era coniugato ed aveva due figli (il più piccolo di appena un anno e mezzo di età). La comunità elbana, ed in particolare quella riese sono state veramente scosse dall'evento. Il Sindaco Catalina Schezzini, in continente per motivi di lavoro, ha invitato la sua Giunta a riunirsi alle 18 di martedì 6 in seduta straordinaria: "E' opportuno - ci ha detto Schezzini - che si dichiari il lutto cittadino per la tragica vicenda che ha colpito una famiglia che ha trovato in Rio Elba il suo nuovo paese, ma è anche opportuno che si ragioni sulla necessità di prevenire questi eventi, che non si muoia più di lavoro, e che comunque si torni all'Elba ad un livello di generale sicurezza nei cantieri che mi pare si sia ultimamente molto abbassato". Di identico tenore una dichiarazione rilasciata dal Presidente del Consiglio Provinciale Nunzio Marotti (ma anche a nome dei Comuni Elbani e della CM che erano riuniti con la Provincia per un incontro sulla cooperazione): "Appreso del tragico decesso dell'operaio esprimiamo partecipazione al dolore della famiglia Galvagno e solidarietà all'intera comunità di Rio nell'Elba. Auspichiamo che simili tragedie non abbiano a ripetersi e che nelle sedi di ogni attività lavorativa all'Elba maturino condizioni di sicurezza tali che risultino comunque salvaguardate l'incolumità e la salute di chi lavora". Anche noi vogliamo dire la nostra in merito, lo facciamo pubblicando la foto che correda questo articolo che sembra una rappresentazione della onesta fatica di tanti lavoratori. Ma quel lavoratore senza volto ritratto dalla fotocamera di Gian Mario Gentini non è uno dei tanti: è proprio lui, è Vincenzo Galvagno a non molto tempo ed a non molti metri dalla sua triste fine. Vorremmo che questa immagine rimanesse stampata nella memoria di tutti noi, e che tornasse ogni volta che ci si appresta a parlare dei problemi del lavoro, senza il necessario grado di umile umanità.


incidente escavatore zuccale

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