Nella giornata di lunedì emergono alcune novità sul caso dell'operaio ucraino deceduto nell'ospedale livornese dove era stato trasportato dopo l'incidente accaduto martedì scorso alle Antiche Saline di Portoferraio. Il P.M. dottor Petralia della Procura livornese sta muovendo il suo lavoro in una doppia direzione per l'accertamento di eventuali responsabilità sia della struttura sanitaria sia di soggetti correlabili all'operazione che l'ucraino stava compiendo. Si è appreso da una parte della iscrizione nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo di due persone facenti parte dell'organizzazione sanitaria livornese (un atto che comunque parrebbe quasi dovuto in casi analoghi), ma le indagini sull'incidente proseguono anche a Portoferraio con il supporto del locale Commissariato. Gli agenti della PS dell'Elba nella mattinata di lunedì hanno provveduto a porre sotto sequestro giudiziario il camion che trasportava le lastre di vetro cadute, durante le operazioni di scarico, addosso a Victor Pazukha. Ancora in Commissariato è stata poi sentita la coniuge dell'operaio defunto, la signora Lessia. Petralia ha anche disposto l'esame autoptico della salma del Pazukha che sarà effettuato a partire da mezzogiorno di martedì 3 ottobre a Livorno dai periti Bassi, Forni e Luciani. In ordine alla vicenda siamo stati contattati dal Sindaco di Portoferraio al quale come redazione avevamo chiesto, con altri, prima che la situazione dell'operaio evolvesse verso il tragico esito, di farsi interprete della solidarietà della cittadinanza verso la famiglia Pazukha. Roberto Peria ci ha confermato che il caso è stato costantemente seguito dall'assessore competente Cosetta Pellegrini e di essersi incontrato con due amici di famiglia che lo avevano contattato quando la signora stava ancora a Livorno. A questi il Sindaco ha assicurato che l'amministrazione, di concerto con l'ambasciata ucraina si sta attivando per la concreta soluzione di alcuni problemi a cui sta andando incontro in questi giorni la sfortunata famiglia.
Victor pazukha