Un regolamento per il controllo delle società partecipate dal comune di Piombino. E’ stato approvato nel consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione di Rifondazione e Verdi, il voto contrario di AN e di Lista Civica. L’obiettivo principale del regolamento è quello di disciplinare il processo di verifica e di controllo sia per le società che gestiscono servizi pubblici affidati, sia per le società che sono comunque partecipate dal Comune indipendentemente dalla quota di partecipazione, garantendo trasparenza e apertura all’esterno. Le norme approvate si estendono quindi ad Asiu, Tap, Atm, Cevalco, società Parchi della Val di Cornia, Asa. Il documento si compone di nove articoli che esplicitano tempi e modi con i quali i consigli di amministrazione delle aziende devono comunicare all’amministrazione comunale atti e relazioni sulla loro attività. Entro il 15 novembre di ciascun anno le società dovranno trasmettere la proposta di piano operativo annuale per l’anno successivo, redatta nel rispetto degli indirizzi ricevuti e corredata di relazione. Ogni sei mesi, entro il 10 agosto di ogni anno, dovranno inviare una relazione illustrativa sullo stato patrimoniale e sul conto economico relativa all’attività svolta nel primo semestre dell’anno, corredata da una relazione sull’andamento della società e sullo stato di avanzamento degli investimenti programmati, evidenziando gli scostamenti rispetto al precedente piano. I collegi sindacali delle società, inoltre, dovranno trasmettere trimestralmente copia dei verbali delle loro adunanze. L’amministrazione comunale si impegna poi trasmettere una copia della documentazione ricevuta ai capigruppo del consiglio comunale per opportuna conoscenza. Le commissioni consiliari potranno comunque acquisire per mezzo del sindaco o di un suo delegato gli atti o i documenti relativi all’attività delle società e potranno convocare altresì il presidente del consiglio di amministrazione per richiedere eventuali informazioni e chiarimenti. “Sulle partecipate vogliamo intervenire riservando una giusta attenzione ai servizi, riducendo i compensi, i numeri dei consiglieri e stabilendo un tetto massimo di durata degli incarichi che non dovrà superare le due legislature (dieci anni) come per i sindaci; la spesa per ogni consiglio d’amministrazione non dovrà superare inoltre i 50 mila euro – ha detto il sindaco Anselmi nel suo intervento conclusivo e dilungandosi anche sulla situazione delle società partecipate dal comune di Piombino. “Sulla società patrimoniale, il cui statuto è stato approvato recentemente, faremo un ulteriore passaggio con il sindacato. Il suo obiettivo, comunque, è quello di valorizzare il patrimonio del comune e non certo quello di eludere l’Iva, come qualcuno ha detto. Con la patrimoniale, infatti, l’Iva può essere scaricata, cosa che il Comune non può fare e che viene richiesta da anni dalle autonomie locali. In questo modo non facciamo alcun danno all’erario, semmai evitiamo di fare danni ai cittadini.”
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