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A sciambere del Tiro Fisso rinsavito a orologeria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 28 settembre 2006

La nomina del Vicepresidente del Parco Nazionale dell’ Arcipelago Toscano (che la legge 394 prevede sia effettuata dal Direttivo tra la cinquina dei propri componenti nominati dalla Comunità del Parco)consente al territorio di essere davvero la seconda gamba dell’ area protetta, rafforzandone così il previsto ruolo di redazione del Piano di Sviluppo del Parco stesso . E’ un passaggio importante, previsto dal legislatore proprio per coinvolgere a tutti i livelli i rappresentati delle popolazioni locali nella gestione di un Parco di valenza nazionale. I componenti il Direttivo dovranno quindi porsi la domanda di quale sarà la scelta il più possibile rappresentativa del territorio. Se questa è la domanda, che ci pare sensata, varrà forse la pena andare allora a vedere qual’ è la parte di territorio elbano più significativa del Parco e trarne le conseguenze. E’ il Comune di Marciana ad avere, oltre che due centri storici, la maggior parte del territorio inserita nel PNAT, e quindi logica vorrebbe che fosse tale Comune ad avere la vicepresidenza dell’ Ente Parco. Nel rispetto assoluto di qualsiasi altra candidatura fosse proposta, questo è un elemento di sostanza che sarà difficile dribblare, a meno di concepire la politica come qualcosa che, per motivi incomprensibili ai più, può a volte prescindere dal buon senso. TIRO FISSO (n.0 ndr) Ecco si avanza uno strano Tiro Fisso che smessi i panni della satira e della presa per il culo dei politici, si maschera da politico e stila un serioso comunicato con una prosa degna del compianto comitato di zona del Pci. Ci piacevano più quelli di prima e, visto che manca il solito numero identificatorio che distingue ognuno della banda di teppisti telematici, il numero glielo diamo noi: Zero. E non Zero come il comandante sandinista poi passato ai contras, ma lo zero spaccato che le nostre terribili maestre antimontessoriane, armate di righello distruggi unghie, affibbiavano a chi andava fuori tema o faceva lo sgambetto alla prima della classe.. Se avevamo bisogno di un’opinione politico-amministrativa sulla vicepresidenza del Parco sentivamo un sindaco, magari scarsino in tutti e due i fondamentali come parecchi di quelli che passa il convento, ma almeno addetto ai lavori. Se i Tiri Fissi si mettono a fare i consiglieri della Comunità del Parco è meglio chiudere la ditta, chiudere con Elbareport e fare una lista di centroconunpiedeasinistra, tanto ormai come numero di candidabili ci sono quasi. Infatti, l’atra stranezza della tirofissata di cui sopra è che questo anomalo Tiro Fisso sembra spinto da amorosi sensi verso chi altri Tiri Fissi hanno amabilmente bombardato per il suo contorsionismo ulivaio: l’attuale presidente della Comunità del Parco D’Errico, uno che notoriamente ama riamato Verdi e ambientalisti, che sembrerebbe il naturale candidato marcianese evocato dal Tirista di giornata a ricoprire, per diritto di vastità di territorio, l’ambita carica. Sembra di essere tornati al feudalesimo, con Vassalli, Valvassori e Valvassini: il giullare rinsavito ad orologeria Tiro Fisso, poco prima dell’udienza imperiale, candida al trono del vice-reame il Gran Vizir del contado grande di Marciana, e tutto ciò, questa repentina quanto incoerente strambata, parrebbe finalizzato a rintuzzare le ambizioni della Mangravia di Rio Castello a salire al vice-soglio. Ma se poi vogliamo vedere davvero chi ce l’ha territorialmente più lungo, Tiro Fisso 0 scoprirebbe con sconforto che potrebbe aver spalancato le porte addirittura al Batavio di Campo, che magari con l’annessa Colonia di Pianosa, lo scoglio della Triglia e quello dell’Ogliera sorpassa il Feudo Marcianese di cento metri quadri. E allora le orde sampieresi, come novelli Dragut, si riverserebbero dalle Calanche alla Nivera e metterebbero a ferro e fuoco Poggio e gli altri territori già appianici ed oggi derrichici. Cari Tiri Fissi, lasciate agli altri questi giochini da agrimensori del reame, questi colpi di fioretto (alle spalle), e ritornate in voi. Quando per concludere ci rifilate addirittura al richiamo al buon senso (che notoriamente è sempre il proprio, come Dio) ci viene subito nostalgia delle sovversive magliate alla bagnaiese che avete distribuito a destra e manca su questo giornale.


Marciana veduta

Marciana veduta