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A Sciambere delle palline di vetro e del fazzoletto smoccicato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 14 settembre 2006

Stasera mentre stavo sistemando la controcopertina col pezzetto commosso di Cristina che salutava suo padre, mi sono ritrovato a canticchiare ".. e alla fine c'è poi Penna Nera che in lingua straniera sa pure fischiar!..". A qualcuno potrà pure sembrare irriverente pensare di canticchiare una canzone dei goliardi degli anni 60 che prendendo in giro i vigili urbani di Portoferraio ... "Ginetto che ti prende sempre a braccetto la multa non te la fa" e Pucci che sbuffava per via Carducci, infine parlava proprio dell'appena scomparso Commendator Umberto Gentini che tutti chiamavano Penna Nera, perchè il vizio di appiccicare soprannomi gli elbani non lo perderanno mai. Ma non era irriverente, era un pensare teneramente e con molta nostalgia a gente e a una Portoferraio più povera ma molto più onesta, meno "furba" e più laboriosa, ai vigili che si potevano prendere in giro per qualche innocente tic e non altro. E nel giorno della sua scomparsa voglio ricordare le due prime volte che ebbi a che fare con Umberto Gentini. La prima quando ero un ragazzino e il suo collega Fuligni "avendomi sorpreso mentre strappavo le palle al monumento dei caduti ..." (stavo cioè rubacchiando le palline di vetro argentato che si usava mettere nelle corone di alloro), mi portò da lui perchè mi facesse una sana lavata di capo, ma Gentini vedendomi che piangevo a dirotto, per la vergogna e per il terrore della terribile punizione che mi aspettava per un così nefando crimine, finì per bofonchiare qualcosa di incomprensibile e darmi il suo fazzoletto da smoccicare (gli scottex non esistevano ancora); la seconda (in fondo non molti anni dopo) quando da giovanissimo segretario del PCI mi recai da lui per una questione di permessi. Mi sorprese allora la gentilezza estrema con cui mi trattava, il suo darmi del lei nonostante fossi lo stesso che gli aveva smoccicato il fazzoletto, il suo professionale rispetto verso quello che rappresentavo in quel momento. Espletò il suo compito con serietà Penna Nera, anche se credo di avergli visto passare per un attimo negli occhi il lampo birbante del ricordo di quelle palline argentate.


Duomo Repubblica Portoferraio

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