Si è tenuto lunedì 28 Agosto con rito direttissimo a Livorno il processo a J.K. quarantaduenne slovacco (nella nostra cronaca erroneamente indicato come originario della Cekia) che la scorsa settimana aveva rubato in un negozio di abbigliamento un telefono cellulare ed un portafogli contenente documenti, bancomat e contanti, ad una commessa di un negozio di via Carducci a Portoferraio, ma che era stato quasi immediatamente arrestato da una pattuglia di Carabinieri. L'episodio aveva destato curiosità soprattutto per una strana arma impropria di cui era stato trovato in possesso l'uomo insieme alla refurtiva al momento dell'arresto: una "pinza piezoelettrica", (vedi Foto) uno strumento usato nei mattatoi per tramortire con una scarica elettrica gli animali destinati all'abbattimento, che avrebbe potuto risultare pericoloso se usato dull'uomo. Purtroppo al J.K. che era al momento del dibattimento detenuto nelle carceri livornesi, il processo non è finito bene, per i reati che gli erano stati ascritti ha ricevuto una condanna a 10 mesi di reclusione senza il beneficio (in conseguenza dei numerosi precedenti penali) della sospensione condizionale della pena, ragione per la quale è stato ricondotto alle Sughere.
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