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Luigi Pieri: Come dovrebbero essere Elbareport ed il Presidente del PNAT

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 27 agosto 2006

Caro Sergio, da un paio d'anni a questa parte ho scrupolosamente evitato risposte personali, che pure con le tue repliche più volte hai dato l'impressione di sollecitare, proprio per evitare polemiche che non credo siano d'interesse per nessuno. Ma a volte il tempo è grigio e l'umore è meno sereno del solito, percui tradendo questa, che continuo a ritenere, una buona abitudine, oggi ritengo necessario fare alcune puntualizzazioni. Sono il segretario, con orgoglio e coerenza, di una modesta forza politica, lo SDI, ed esprimo opinioni politiche che confronto con una base, modesta ripeto, ma che condivide con me certi temi. A differenze tua, che dai risposte guardandoti allo specchio e quindi non hai neppure la fortuna che qualcuno ti faccia cambiare opinione quando scrivi "cazzate". Rispettabili, ma pur sempre opinioni o "cazzate", dipende dai punti di vista. Pertanto faresti bene ad abbandonare quel taglio da "censore", da "grande vecchio saggio " ruolo in cui a volte sembra tu voglia accreditarti, ma che nessuno ti riconosce, soprattutto quelli che come te hanno i capelli bianchi. Se posso darti un consiglio, anche se so che non lo seguirai, anzi, limitati a fare "informazione", la fai bene, il successo del tuo "foglio elettronico" lo dimostra, affianca le tue opinioni a quelle degli altri, ma smetti di dare i voti, risulterai di certo più simpatico e forse agevolerai un dibattito politico che all'Elba manca da troppo tempo. Ciò detto, e può restare anche fra noi, mi permetto di aggiungere altri "pensieri in libertà" (tanto se li esprime il segretario dello SDI, che male possono fare), riguardo alla futura Presidenza del Parco. Mi fa ovviamente piacere che il Sindaco Peria, che quando vuole è politico di razza, prenda iniziative in tal senso: la tagliola è nel comportamento opposto. Io non ce lo voglio un Frontera o un Tozzi alla carica di Presidente, e non certo per questioni personali, non li conosco e non sono in grado di esprimere giudizi sulle loro, certamente indiscusse ed indiscutibili capacità, ma non mi sentirei rappresentato. Tu sei nel giusto quando ricordi il dettato della 394, ma anche fatti recenti (vedi la questione TAV in Val di Susa) dimostrano che oggi, per fortuna, c'è molta più sensibilità nelle popolazioni locali su vicende che pur investendo interessi più ampi vanno ad incidere profondamente nella "vita" di un territorio. Tu sei un paladino della "partecipazione" non puoi non condividere. Questa volta lo deve capire anche la Regione Toscana, intendendo per essa il Presidente Martini (non il sindaco di Marciana Marina, come hai voluto precisare l'ultima volta), che deve essere parnter, non competitor. Pertanto ribadisco che in un ruolo strategico quale può essere, se esercitato come si deve, quello del Presidente del Parco, gli Elbani non possono rimanere zitti ad attendere le decisioni degli altri, ma per essere ascoltati devono riuscire a parlare con un'unica voce. Troppe volte l'Elba ha perso opportunità per le sue divisioni interne. E' proprio ciò che aspettano in Regione! Sarà la Comunità del Parco a rappresentare l'Elba ad un tavolo con Ministro e Regione: a me va benissimo, dal momento che ci sono rappresentati tutti i Comuni, forze poliche differenti e forse anche qualche antiparco (categoria a cui non ho mai appartenuto), l'importante è che il futuro Presidente non sia un "corpo estraneo", ma sappia ascoltare le istanze della popolazione elbana. Perchè il Parco sposi interessi collettivi, che sono anche quelli degli albergatori, dei campeggiatori etc, salvaguardando, beninteso il suo ruolo. Di fenomeni che vogliono insegnarci a vivere all'Elba ce ne sono venuti fin troppi per i miei gusti. A farci del male siamo buoni anche da soli. Cordiali saluti Luigi Pieri P.S.: "A proposito di giornali, l'unico a fogli rosa che compro, ora ed in passato, è IL SOLE 24ORE e non la "Gazzetta" come da te erroneamente ricordato tempo fa". Caro Luigi Per garantire uno spazio informativo a queste isole (e perché no per creare occasioni di confronto politico) passo tante ore a lavorare quante probabilmente neppure immagini, non ho molto tempo per restare davanti a specchi reali o figurati. Ti ringrazio per i tuoi consigli ma francamente non mi interessa affatto di risultare "simpatico", sono del parere (alla Sandro Curzi) che un giornalista troppo simpatico, che non fa incazzare nessuno, sia un pessimo giornalista. Come dire mi duole che tu ti sia inquietato, ma non vorrei che tu avessi di nuovo in futuro di nuovo a rinquietarti, poichè in tal caso saresti soggetto a due fatiche quella dell'inquietarti e quella successiva del dover recedere dall'inquietudine. Circa la mancanza di contraddittorio su quello che scrivo sbagli e non di poco, in primo luogo perché ho fedelmente riportato i punti di vista degli altri (pure insulti .. è capitato) su tutto comprese le mie opinioni, in secondo luogo perchè il controllo su quello che scrive un pubblico informatore lo esercitano i suoi lettori. E sono tanti Luigi, molti di più di quanti mi aspettassi quando ho iniziato, e continuano anche a crescere, segno almeno indiretto che un po' di consenso al mio modo di fare informazione che è comprensivo di notizie e commenti (miei e di altri) si è creato. Continuerò quindi con tua buona pace a esprimere giudizi, anche in modo tranchant, laddove lo ritenga giusto, senza curarmi che quelli con i capelli bianchi, che forse presto avrò anche io (ho cominciato con la barba), mi riconoscano o meno un ruolo di "saggio" al quale comunque non aspiro proprio, essendo stato per tutta la vita costantemente presente (sia pure con ruoli non sempre di primo piano) sulla scena politica isolana da "schierato" e nella mischia più che sopra le parti. Ti dirò al contrario che indipendentemente dal cromatismo del crine mi interessa quello che sta sotto il cuoio capelluto delle persone, e massimamente quelle giovani, attive, fresche, originali, creative che per fortuna pure questa morta gora, asfissiata da una classe dirigente inconsistente, occupata da partiti che ormai sono solo i fantasmi di quegli strumenti di partecipazione ed elaborazione che erano, continua a produrre. In ordine al tuo (legittimo) pensare sulle problematiche del Parco non vorrei correre il rischio di ripetermi e di annoiare i lettori visto che ho già scritto parecchio e che altra parte di questo stesso numero del giornale e centrata sullo stesso dibattito. Mi limito a ripetere che quando vai proponendo (e purtroppo quanto buona parte delle classe politico-amministrativa elbana va praticando) si consideri giusto o meno, è totalmente avulso dal dettato della 394 e successive modifiche. La legge dove vuole dice, e se il legislatore avesse pensato che la comunità locale dovesse avere un ruolo nella proposta del presidente lo avrebbe scritto, ma non l'ha scritto così come non ha scritto che il Presidente debba provenire dal territorio perimetrato. Caro Luigi io mi auguro che il Ministro (sentita la Regione) scelga un presidente che oltre che competente e capace risulti "gradito" alla comunità locale, ma credo (è una mia può darsi fallace impressione) che voi amministratori e politici isolani stiate tutti giocando a vinciperdi, continuando a chiedere un presidente del Parco che abbia le caratteristiche di un Presidente della Comunità del Parco, che è un po' un'altra cosa, e senza peraltro aver avanzato una chiara ed univoca candidatura. Tutto qui .. Ah no, sul post scriptum: IL SOLE 24ORE è sicuramente un gran un bel giornale, ma non lo trovi un tantinellino troppo a sinistra?


tramonto viste

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